La proposta, provocatoria, arriva direttamente dall’Associazione Universitaria “Università Eclettica”. «Tutto si ripete, sempre uguale, con una ciclicità sconcertante di questioni, prese di posizione, distinguo e proteste», in questa frase è racchiuso il pensiero di critica e protesta dell’associazione studentesca che avvia una riflessione sulle vicende che hanno coinvolto negativamente, negli ultimi anni, l’Ateneo messinese.
L’Associazione propone l’istituzione de “Il Giorno della Marmotta dell’Università di Messina” da celebrarsi il 15 ottobre di ogni anno, proprio per sottolineare come l’Ateneo si ritrovi imbrigliato in una condizione di perpetua ripetizione dalla quale non riesce a smarcarsi, «come il protagonista del celebre film “Ricomincio da capo”, che si trova costretto a rivivere sempre lo stesso giorno».
«Si ripropone — si legge in una nota dell’associazione — il caso di uno scandalo relativo ad un concorso universitario, i cui protagonisti sono immancabilmente accademici di peso e loro parenti, in un contesto che vede la nostra Università precipitare agli ultimissimi posti nelle classifiche nazionali di valutazione, seguita a ruota dal Policlinico. Anche in questo caso fioccano le dichiarazioni di indignazione e le proteste degli studenti, principali vittime di un sistema che colpisce inesorabilmente il valore del titolo di studio e dunque dei loro sacrifici».
«Le testate nazionali — evidenziano — accendono nuovamente i riflettori sulla nostra realtà e il fatto che siano “Le Iene”, “Quinta Colonna” o “Domenica In”cambia solo in ragione del palinsesto televisivo. Persino il quadro complessivo delle criticità strutturali è sempre lo stesso: Casa dello Studente chiusa; Ente Regionale per il Diritto allo Studio commissariato e senza rappresentanza studentesca insediata».
«Da ciò — spiega l’associazione “Università eclettica” — scaturisce la goliardica provocazione di istituire “Il Giorno della Marmotta dell’Università di Messina”, ricorrenza che, ci auguriamo, dovrà rappresentare in futuro un’occasione per evidenziare gli elementi di cambiamento e di “rottura”, non retorica ma reale, di questa disastrosa “cronicità”. La nostra Associazione sta supportando in maniera decisa le prime riforme che la nuova amministrazione rettorale ha avviato nell’ottica di una maggiore meritocrazia ed efficienza, e auspica che il prossimo 15 ottobre sia “il giorno nuovo” dell’Ateneo che gli studenti e la Città stanno aspettando».
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