I precari comunali avevano perso la pazienza lo scorso 6 novembre, ottenendo un incontro con il segretario generale Le Donne dopo aver piantonato il suo ufficio. I precari puntavano il dito contro la delibera esecutiva emanata dall’amministrazione comunale che stabilisce 14 ore settimanali di lavoro per un corrispettivo di 300 euro mensili. Una miseria per molte famiglie che ogni mese devono fare i salti mortali per far quadrare i conti. E nel frattempo 135 dipendenti sono stati mandati a casa. Le Donne, incalzato dalla Cgil, aveva consigliato ai dipendenti di accettare la delibera e attendere l’entrata di ruolo e la ricontrattualizzazione anno per anno.
A distanza di quasi venti giorni regna però tanta confusione. Secondo il segretario Cgil Clara Croce, secondo voci di corridoio provenienti da Palazzo Zanca la delibera di Le Donne non avrebbe trovato appoggio in Commissione. “Una confusione incredibile – spiega il sindacato – causata soprattutto dalla mancanza di una decisione politica da parte della Giunta guidata dal sindaco Accorinti che potrebbe mettere in sicurezza i lavoratori , stante l’inamovismo del governo regionale. Eppure abbiamo avanzato una proposta semplice partendo dal presupposto che nell’anno 2015, l’amministrazione potrebbe stabilizzare buona parte delle categorie A e B – dichiara Clara Crocè – perché le procedure per l’assunzione dei lavoratori sono più semplici e si potrebbe arrivare alla sottoscrizione dei contratti a 18 ore settimanali, entro il 2015, senza perdere i 600 mila euro della capacità assunzionale del 2011”.
Secondo quanto ipotizzato dalla FP Cgil, il piano del fabbisogno del personale per il triennio 2015/2017, dovrebbe prevedere la stabilizzazione del rimanente personale nel 2017, considerato che le procedure per l’assunzione delle categorie C e D comportano tempi lungi a causa della pubblicazione dei bandi e delle procedure selettive. La stabilizzazione di una parte dei lavoratori delle categorie Ae B, consente di liberare risorse per integrazione oraria.
“Non possiamo correre il rischio di perdere la capacità assunzionale del 2011 – conclude Crocè – il Sindaco deve dare risposte, l’assunzione di una parte dei lavoratori potrà essere effettiva dimostrazione che questa amministrazione vuole fare sul serio e ridare dignità ai lavoratori costretti dalla politica al precariato. In assenza di risposte la FP Cgil mobiliterà i lavoratori”.
(114)