Il Museo apre le porte alla città. Dalla politica l’esigenza di fare rete

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Un bagno di folla ha salutato l’inaugurazione ufficiale del nuovo Museo Regionale. Dopo la conferenza stampa istituzionale di questa mattina, dalle 17 la struttura di viale della Libertà ha iniziato ad accogliere politici locali e regionali e tantissimi cittadini che hanno atteso per trent’anni un evento del genere. Dalle 20, i padiglioni dell’area nord potranno essere visitati fino alla mezzanotte. Domani, invece, sarà possibile ammirare le opere  dalle 9 alle 18,30 e domenica dalle 9 alle 12,30. Inoltre nella sede denominata “Filanda”, si potrà assistere alla mostra “Mediterraneo Luoghi e Miti. Capolavori del Mart”.

Tra i presenti anche il sindaco Renato Accorinti che ha puntato il dito contro i ritardi che hanno fatto slittare per decenni l’apertura del Museo. “Attendere 32 anni è un’offesa all’intelligenza di tutti noi e un danno alla fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Oggi possiamo comunque festeggiare, il Museo è un ulteriore biglietto da visita per la città che può fare un salto di qualità svelando le sue bellezze a turisti e scolaresche. Bisogna però creare le condizioni affinché queste ricchezze possano essere valorizzate, partendo innanzitutto dalle infrastrutture. Attualmente paghiamo a caro prezzo una disattenzione del governo che ci impedisce di sfruttare il turismo al massimo”.

Per il deputato Pdr Beppe Picciolo occorre puntare in alto assicurando una elevata qualità dei servizi offerti.  “C’è ancora tanto da fare per rilanciare la città e il turismo anche attraverso il Museo. Estendiamo l’invito sia ai siciliani che ai visitatori di altre nazioni. E’ una struttura unica nel suo genere che può essere arricchita sempre più se si pone in dialogo con gli altri poli culturali. Bisogna fare in modo che ci sia l’autofinanziamento. E’ incredibile che il Teatro Greco di Taormina incassi cento volte in più del nostro Museo che ha vanta un patrimonio artistico superiore. Bisogna puntare sulla qualità offrendo servizi all’altezza”.

Nino Germanà, deputato Ncd, sottolinea invece la necessità di fare rete. “Bisogna condividere una visione elastica per il comparto artistico. Questo è un Museo che si apre al mondo deve interagire con gli altri poli regionali, nazionali ed europei. E’ come una pietra che va incastonata in una corona, ci sono tanti progetti sul tavolo. Come Ncd abbiamo lavorato duramente in questa direzione arrivando ad ottenere l’autonomia finanziaria ai poli museali, l’approvazione del piano paesaggistico, ma c’è anche la necessità di recuperare l’ex Margherita. Sono cose che non possono essere realizzate singolarmente. E’ opportuno fare gioco di squadra”.

Tra i cittadini presenti anche l’imprenditore Niki Patti. “E’ l’inizio di un percorso, questo è un Museo tra i più importanti del Sud. Dovrebbbe permettere alla città di aprirsi al turismo, mi auguro che dia lustro alle nostre ricchezze culturali”.

Antonio Macauda

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