Volt Messina bacchetta il sindaco Cateno De Luca, lo sollecita a ritirare le proprie dimissioni e chiede l’intervento del Ministero della Salute per «far luce sulle responsabilità del Direttore Generale dell’ASP di Messina, Paolo La Paglia». Nel mirino del movimento, anche l’ordinanza sindacale del 10 gennaio 2021, definita «manifestamente illogica, priva di garanzie per i servizi essenziali», e la Regione Siciliana.
«Lo spettacolo indecoroso che la città e il popolo messinese si vedono riservare da ormai troppo tempo necessita una seria riflessione»: esordisce così il movimento Volt Messina nello scendere in campo e interviene per chiedere «una seria assunzione di responsabilità». Il gruppo cittadino prende, infatti, posizione contro le dimissioni del Sindaco Cateno De Luca, ma anche contro alcuni suoi atti e comportamenti recenti; punta il dito contro la Regione Siciliana per la gestione degli aiuti alle imprese e ai lavoratori in generale; e chiede, infine, l’intervento del Ministero della Salute, al fianco della commissione ispettiva nominata da Palermo, per sciogliere i nodi che riguardano l’ASP.
«Messina nel caos, De Luca ritiri responsabilmente le dimissioni»
Primo punto della nota inviata da Volt Messina è la situazione che si è venuta a creare in città nelle ultime settimane, da quando l’emergenza covid-19 ha iniziato ad inasprirsi e i contagi hanno iniziato ad aumentare. Sotto la lente d’ingrandimento del movimento, le azioni del sindaco Cateno De Luca.
«Con i contagi che aumentano e la rete ospedaliera sotto pressione – scrive Volt Messina –, i cittadini devono convivere con un clima di incertezza istituzionale. Ordinanze manifestamente illogiche prive di garanzie per i servizi essenziali (ritirate il giorno dopo con celato imbarazzo) e le strumentalizzazioni del proprio ruolo istituzionale tramite la consueta minaccia delle dimissioni, hanno gettato la città nel caos».
«Il Sindaco Cateno De Luca – proseguono –, nel bel mezzo della terza ondata pandemica, presenta le sue dimissioni (riservandosi di ritirarle) mentre la provincia di Messina registra un tasso di incidenza pari a 44,4 nuovi casi ogni 10.000 abitanti contro un’incidenza media regionale del 37,77. Decisione che la città reputa assolutamente inopportuna e intempestiva in quanto rischia di incidere negativamente sull’efficacia delle misure intraprese a tutela della salute e della sicurezza della comunità, proprio nel momento di maggiore stress per le strutture sanitarie».
«Ci auguriamo – concludono – che il sindaco De Luca, responsabilmente, ritiri le sue dimissioni, e non dia seguito al risalente annuncio con il quale paventava di ridurre l’operatività del COC ai servizi minimi essenziali, cancellando ciò che di buono è stato fatto dall’inizio dell’emergenza, perseverando in un comportamento che mal si adatta ad una figura istituzionale. Allo stato attuale, il Centro risulta ancora operativo: l’auspicio è di un ulteriore potenziamento».
«Sull’ASP di Messina intervenga il Ministero della Salute»
Per quel che riguarda il “caso ASP di Messina”, Volt ritiene necessaria un’ispezione del Ministero della Salute «affinché si faccia luce, insieme alla Commissione d’inchiesta, sulle responsabilità del Direttore Generale La Paglia cosicché possano essere adottati i provvedimenti opportuni a tutela della salute dei cittadini».
Per Volt, infine, gran parte delle responsabilità circa la situazione in cui versa Messina in questo momento dell’emergenza coronavirus risiederebbero «nell’operato dell’ASP. Richiediamo la rimozione del Dr. Paolo La Paglia dal ruolo di Direttore Generale avendo dimostrato, da marzo fino all’insediamento della Commissaria straordinaria Dott.ssa Maria Grazia Furnari, tutta la sua inadeguatezza nella gestione di una situazione emergenziale. Volt non lo fa attraverso il linguaggio violento utilizzato dal vertice istituzionale comunale, inaccettabile per il ruolo rivestito, ma non per questo il partito è meno fermo e deciso nel denunciare le gravi inadempienze dell’ASP».
«Inadeguato il sostegno della Regione a imprese e lavoratori»
Per Volt, infine, nemmeno il Governo Musumeci è esente da critiche: «Consideriamo totalmente inadeguato il sostegno fino ad oggi previsto dalla Regione per imprenditori, lavoratori, liberi professionisti e collaboratori familiari a fronte delle misure interdittive che li ha spesso costretti a sospendere la loro attività lavorativa. Così come riteniamo inconcepibile la mancata pubblicazione degli elenchi del nuovo personale da destinare (secondo criterio cronologico) alle Aziende Ospedaliere siciliane, in barba alle esigenze di trasparenza e celerità».
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Condivido le vostre riflessioni e soprattutto le vostre richieste di intervento del Ministero della Salute. Abbiamo bisogno di essere tutelati ma anche un poco di serenità. Grazie per il vostro INTERVENTO .