Foto dello Stretto Pride a Messina

Stretto Pride 2022 Messina, l’adesione di Potere al Popolo: «Inondiamo la città di colori»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Si avvicina la seconda edizione dello Stretto Pride 2022 che si terrà a Messina sabato 23 luglio. L’iniziativa continua ad attirare nuove adesioni, dopo quella del Comune che ha dato il patrocinio, e dell’Università. Anche la sezione provinciale di Potere al Popolo, infatti, ha annunciato la sua partecipazione, motivando l’importanza di questo evento.

«L’assemblea provinciale messinese – si legge in una nota – di Potere al Popolo, in occasione della seconda edizione dello stretto Pride, ci tiene a sottolineare l’importanza di questa manifestazione, soprattutto in una città come Messina dove le persone queer sono vittime di una tradizione fortemente omofobica, bifobica, transfobica e queerfobica, radicata nel territorio che continua a renderle oggetto di attacchi, umiliazioni e strumentalizzazioni. Questi, si manifestano in forme tangibili di esclusione sociale, marginalizzazione politica e sistematiche violenze fisiche e verbale nelle nostre piazze».

Secondo il movimento, l’amministrazione comunale sarebbe stata «totalmente carente sotto il profilo della sicurezza di queste persone. Non vi sono stati percorsi di formazione e informazione sul tema, né tantomeno lo stanziamento di fondi per attivare dispositivi di inclusione sociale. È importante sottolineare quanto all’interno della comunità Queer siano le e i giovani delle classi meno abbienti a pagare il prezzo di questa negligenza nella loro quotidianità, chi scontrandosi con le famiglie, chi a scuola e chi sul posto di lavoro».

Potere al Popolo punta poi il dito contro le istituzioni nazionali, che accusa di aver discriminato le persone queer. «Il quadro politico nazionale – scrivono – risulta anche più allarmante, è inaccettabile che nel 2022 il Ministero dell’Interno, possa discriminare le personalità queer come fatto nel bando di assunzione per 1381 nuovi agenti, decidendo di escludervi persone “affette” da “disturbi sessuali e dell’identità di genere“. Di fatto, in violazione dei principi della Costituzione, si discrimina la comunità LGBTQ+ paragonando la “queerness” a un disturbo invalidante. Queste sono argomentazioni totalmente smentite dalla comunità scientifica internazionale e inaccettabili per un paese occidentale che dovrebbe tenere un profilo decisamente più alto».

Un ultimo appello, in vista dello Stretto Pride 2022, è poi rivolto a Messina: «Ora – concludono – che il palazzo municipale si è tinto dei colori dell’arcobaleno, ci teniamo a sottolineare che non ci basta! Vogliamo che la collettività Queer entri nelle istituzioni e abbia un ruolo centrale nel dibattito politico, e centinaia di giovani non sentano il bisogno di abbandonare questa città e questo paese per andare dove possano sentirsi realmente a casa. Che questo sia un Pride di gioia e rivolta! Inondiamo la città con un mare di colore e di pace. Ricordiamo che esistiamo e sappiamo lottare con il sorriso!».

(125)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.