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Scuole chiuse ma il Comune avvisa su facebook

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comuneNessun comunicato ufficiale per organizzare in tempo la chiusura delle scuole e appesi al filo fino all’ultima ora. Qualcosa nella comunicazione dell’interruzione dell’attività scolastica programmata per questa mattina, causa condizioni meteo avverse, non è andata a buon fine. Invece di passare per il via, l’informazione ha percorso la strada inversa. Se un tempo, tutto si giocava sul terreno dell’ufficialità, oggi i social network la fanno da padroni.

Intorno alle 21.30 di ieri, sulla pagina facebook “Renato Accorinti Sindaco di Messina”, la notizia che le attività scolastiche, questa mattina, avrebbero subito un arresto: «Viste le previsioni meteo che annunciano l’arrivo di nevicate anche a bassa quota. La coltre bianca è prevista già intorno ai 200 metri con possibilità anche in pianura. Scuole chiuse su tutto il territorio comunale domani lunedì 9 febbraio».

Ufficiosa, dunque, e non ufficiale: nessun comunicato alle redazioni per avvisare per tempo i cittadini della decisione presa dall’Amministrazione, nell’eventualità della “neve a Messina 2.0”.

Un’incertezza che ha messo in agitazione dirigenti e genitori, curiosi di conoscere il “verdetto finale” e se ciò che avevano letto sulla pagina fb corrispondesse al vero.

La comunicazione alle testate giornalistiche da parte dell’Università, e non dal Comune, almeno per quanto concerneva le sue attività, è arrivata esattamente alle 21.09: «A causa dell’allerta meteo per le avverse condizioni atmosferiche previste per domani, 9 febbraio 2015, e facendo seguito all’ordinanza del Sindaco del Comune di Messina, è stata disposta la sospensione dell’attività didattica di tutto l’Ateneo. Salvo ulteriori comunicazioni, invece, si svolgerà regolarmente l’attività amministrativa. La sospensione riguarderà anche  le sedute di laurea e gli esami di profitto,  rinviati a data da destinarsi».

L’sms del Sindaco che avvisava del provvedimento è arrivato solo alle 22.30. Un’assoluta mancanza di tempestività che ha creato disordine. Assurdo è che nella famosa ordinanza, che nessuno ha visto fino a questa mattina, si legge: «Il presente provvedimento sia reso noto, con standard immediati di visibilità, mediante il sito istituzionale del Comune di Messina, nonché sugli organi di stampa e televisivi di rilevanza territoriale». Peccato che anche il sito istituzionale sia andato in tilt.

 

 

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