Sanità, eseguito in Sicilia il primo trapianto di utero in Italia

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Il primo trapianto di utero in Italia è stato eseguito in Sicilia, al Centro Trapianti del Policlinico di Catania, in sinergia con l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro. La paziente è una trentenne siciliana mentre la donatrice – di cui era stata certificata la morte cerebrale – era toscana.

L’intervento è stato condotto dai professori Pierfrancesco e Massimiliano Veroux del Policlinico, e da Paolo Scollo e Giuseppe Scibilia, dell’ospedale Cannizzaro. La trentenne è in terapia intensiva ma in buone condizioni di salute.

«È un motivo di grande orgoglio per la sanità di tutto il nostro Paese – dice il governatore siciliano, Nello Musumeci. La testimonianza stessa di un miracolo “umano” che restituisce vita grazie al gesto di estrema generosità di una donatrice. Ai medici e a tutti i professionisti impegnati in questa impresa, i complimenti ed il ringraziamento di tutto il governo regionale e del popolo siciliano».

Il primo trapianto di utero in Italia

A distanza di un anno, è andata a buon fine la valutazione di idoneità della paziente che si è sottoposta al primo trapianto di utero nel nostro Paese al Centro Trapianti di Catania che al momento è l’unica struttura in grado di eseguire questo tipo di operazione.

Chi può sottoporsi al trapianto?

Possono essere considerate per l’eventuale trapianto pazienti di età compresa tra i 18 e 40 anni, affette dalla sindrome di Mayer-Rokitansky o da una malformazione dell’utero. Possono essere incluse anche donne sottoposte a rimozione chirurgica dell’utero per cause non tumorali. L’iter diagnostico prevede un primo step da effettuare nell’unità operativa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Cannizzaro e successivamente nel centro trapianti di Catania.

La valutazione prevede di verificare l’idoneità clinico strumentale tipica per i pazienti da sottoporre al trapianto di un organo solido, unitamente a una valutazione psicologica volta a valutare l’aderenza al processo trapianto ed alla successiva terapia immunosoppressiva.

(272)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.