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Riordino Sanità. Navarra e Caudo: «Lucia Borsellino ci ha snobbato. Inaccettabile l’intervento di Digiacomo»

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sanità3L’incontro tenutosi all’Asp di Messina, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, in merito al riordino della rete ospedaliera regionale, ha suscitato qualche polemica.  

Il rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, e il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Giacomo Caudo, hanno infatti scritto una lettera congiunta lamentando il mancato invito all’importante seduta.

«Poiché riteniamo inaccettabile quanto accaduto lunedì scorso in occasione della riunione della VI Commissione Sanità dell’Ars, svoltasi a Messina — si legge nella missiva —, reputiamo doverose alcune puntualizzazioni e riflessioni. Innanzitutto, ricordando come al centro dell’incontro ci fosse la presentazione del nuovo piano di riordino della rete ospedaliera dell’intera provincia, duole rilevare due aspetti. Il Presidente dell’Ordine dei Medici è stato invitato alla discussione per vie informali, senza che però gli fosse stato preventivamente fornito tale documento e quindi gli fosse stata offerta la possibilità di preparare adeguate controdeduzioni.  Il Rettore dell’Ateneo, nonostante il Policlinico universitario fosse pienamente coinvolto nel piano di riordino, non ha addirittura ricevuto alcun invito, né di carattere formale, né informale ed è stato pertanto deliberatamente escluso dai lavori. Mancanze semplicemente inammissibili, da cui si può iniziare a evincere la linea di comportamento della Commissione».

«L’atteggiamento tenuto dal presidente della stessa Commissione, l’onorevole Giuseppe Digiacomo — proseguono Navarra e Caudo — , il quale ha lanciato continue accuse alla sanità messinese, rappresenta, a nostro avviso, un’ulteriore esemplificazione di un modo di fare politica ispirato al modello della “toccata e fuga”, in una città considerata, evidentemente, terreno fertile per denunce generalizzate che non trovano un adeguato contraddittorio.

Un’operazione portata avanti, tra l’altro, da chi era stato finora interessato a infrastrutture nel suo collegio elettorale (come l’aeroporto di Comiso e il “muro a siccu” della Valdinoto) e ha poi iniziato a interessarsi di sanità, trattando nella sua attività parlamentare temi quali le “norme per la prevenzione della patologia del cavo orale” e le norme per la promozione della terapia del sorriso. Nonostante, constatiamo amaramente, i suoi discorsi non strappino proprio alcun sorriso, ma solo reazioni indignate».

Amareggiati, il Rettore dell’Ateneo messinese e il Presidente dell’Ordine dei Medici, chiedono un incontro con l’assessore Lucia Borsellino e rivolgono un appello alla deputazione messinese «affinché non solo prenda le distanze dagli immotivati “fendenti” con i quali l’onorevole Digiacomo ha voluto accompagnare la propria analisi, dagli inusuali modi con cui ha ribattuto a osservazioni emerse, ma anche dall’ingeneroso quadro che ha inteso tracciare e che fa torto all’impegno profuso da tanti professionisti».

Anche il sindaco Renato Accorinti viene chiamato in causa. A lui si chiede di valutare «l’opportunità di unirsi a queste nostre richieste, essendo stato anche lui “testimone privilegiato” di quanto accaduto durante l’incontro».

«Auspichiamo, pertanto — concludono —, una reazione di tutte quelle forze della città e della provincia, le quali non si riconoscono nelle illazioni e nella descrizione fatte dall’onorevole  Digiacomo, a tutela della dignità di un comparto che non solo non rappresenta un “peso” per la Regione, bensì per moltissimi aspetti ne costituisce un’autentica risorsa».

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