Parte di piazza Cairoli in mano ai delinquenti. I commercianti:”Abbiamo paura”

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Piazza Cairoli come una vecchia musicassetta, di quelle che andavano negli anni ’90, di quelle che avevano il lato A ed il lato B. Eh sì, perchè se parliamo di sicurezza, di abbandono e degrado, passando da un lato all’altro dello spazio, la musica cambia eccome.

La denuncia sulla mancanza di sicurezza nel lato mare della piazza parte da alcuni commercianti, che si sentono abbandonati a loro stessi. La sera questa zona diventa come il Bronx, ci dicono. Spaccio di droga, risse, gente che bivacca. E’ questo lo scenario  a cui si assiste quotidianamente. Qui i commercianti, intervistati da Normanno,  si uniscono in un coro unanime di disperazione mista a rassegnazione.

Marco Bonfiglio-tabaccaio
Marco Bonfiglio-tabaccaio

“L’Amministrazione comunale – dice Marco Bonfiglio, titolare di una tabaccheria- è rimasta sorda alle nostre lamentele, abbiamo chiesto infatti all’assessore Cacciola di pensare di riaprire la strada, non perchè siamo contrari all’isola pedonale, ma in quanto nel caso di questa parte della piazza, l’isola pedonale consiste solo in una strada chiusa: nessun tipo di arredo, di ornamento, nè tantomeno di eventi organizzati per vivacizzare lo spazio e permettere alle famiglie ed ai bambini di frequentare questa zona in totale sicurezza. In realtà qui la sera c’è il coprifuoco, le Forze dell’ordine fanno quello che possono, ma non ci sono le condizioni generali perchè si possa operare con serenità. Riaprire la strada sarebbe un modo per movimentare quest’area e scoraggiare episodi di microcriminalità“.

A proposito di  microcriminalità, ci spostiamo verso l’edicola, sempre nel lato mare di piazza Cairoli. Le vetrine sono state prese a sassate e ne portano ancora i segni evidenti (vedi fotogalley in basso).

“I vetri della mia edicola sono anti sfondamento-spiega il titolare Natale Stracuzzi- eppure guardate cosa hanno fatto. Ho parlato con il presidente della IV circoscrizione Palano Quero perchè vengano eliminati i grossi sassi che sono posizionati alla base degli alberi. Hanno usato uno di questi per danneggiare le mie vetrine e ho segnalato il problema già da diverso tempo, ma non ho avuto alcuna notizia al riguardo. La zona-prosegue Stracuzzi- la sera è frequentata da ubriachi e gente di ogni tipo e noi  ci sentiamo costantemente in pericolo. Un altro problema serio è quello della carenza di illuminazione. Accanto alla mia edicola ci sono ben due pali con dei faretti, ma entrambi non funzionano da mesi”.

Natale Stracuzzi-edicolante
Natale Stracuzzi-edicolante

Ma se ci si sposta di pochi metri, ecco che la musica cambia. Nel lato monte i commercianti sono molto più sereni, e non vivono di certo la situazione di perenne desolazione dei colleghi.

“Qui non è mai successo nulla-dice Giuseppe De Luca della ditta Jannello- che ci possa far pensare che non siamo al sicuro, anche perchè abbiamo fatto squadra e ci siamo autotassati per rendere questa zona più accogliente con gli arredi e con gli eventi che sono stati organizzati”.

Giuseppe De Luca- ditta Jannello
Giuseppe De Luca- ditta Jannello

Qui c’è aria di ottimismo insomma, aria che si respira anche tra gli altri negozianti, restii alle interviste, ma che ci confermano che da quelle parti è tutto ok.

Poi c’è chi opera  al confine tra il lato A e il lato B. E’ Mirko Iannello, impiegato nello storico chiosco di limonate risalente al 1846, che si trova proprio al centro della scena, a ridosso della linea del tram, che fa da spartiacque tra le due zone di piazza Cairoli, quella “brutta sporca e cattiva” e l’altra, quella dove tutto è ok.

Mirko Iannello- chiosco bibite
Mirko Iannello- chiosco bibite

“La piazza è nel degrado più totale-commenta Mirko Iannello- la sera assistiamo a continue risse tra immigrati e messinesi, ma anche di mattina la situazione non è delle migliori. Proprio qualche giorno fa-spiega- i cani di un senzatetto, ben sei, si sono avventati contro quello, al guinzaglio,  di un signore che passeggiava in zona. Si è scatenato il panico, soprattutto perchè c’erano dei bambini. I controlli delle Forze dell’ordine, ci sono ma non sono costanti e la situazione è peggiorata a causa della carenza di personale della Polizia Municipale”.

Marika Micalizzi

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