«Il sindaco di Messina vuole fare il bene della comunità, ma non è onnipotente» così il deputato e questore alla Camera del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva commenta le vicende che hanno coinvolto Cateno De Luca nelle ultime 24 ore, a seguito della proposta da parte del Ministero dell’Interno di annullamento straordinario dell’ordinanza che istituisce la banca dati per coloro che attraversano lo Stretto.
Dopo il polverone alzatosi su Messina nelle scorse ore, a seguito della pubblicazione del parere favorevole del Consiglio di Stato all’annullamento dell’ordinanza De Luca che regolamenta il transito sullo Stretto di Messina, il primo cittadino ha attaccato duramente il Viminale, generando reazioni in più parti politiche. Dopo il PD, a parlare è Francesco D’Uva, deputato del M5S.
«Attenzione a rischiosi passi falsi a Messina – scrive il parlamentare messinese su Facebook. Le esigenze di massima tutela della città rappresentate dal Sindaco sono anche le nostre, su questo non ci piove. Queste urgenze sono sacrosante, ma il metodo è sbagliato. Il Sindaco, come tutti noi, vuole fare il bene della comunità. Ma non è onnipotente»
«Non bisogna commettere errori che creano vuoti democratici e isolamento – commenta il Deputato. Bisogna interpretare le misure nazionali nel modo corretto, anche implementandone l’applicazione. Ma garantire la sicurezza dei cittadini non significa sostituirsi alla legge o limitare i diritti delle persone esercitando poteri che non si hanno».
«Occorre tradurre le buone intuizioni in atti e azioni legittime – conclude D’Uva. Il metodo deve essere diverso, per questo io e la collega Grazia D’Angelo abbiamo formulato delle proposte al Ministero dell’Interno e le comunicheremo a breve»
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