Nuove limitazioni ai trasporti sullo Stretto di Messina. Il Ministero dei Trasporti e quello della Salute hanno disposto alcune modifiche al Decreto Sicilia prevedendo un’ulteriore riduzione del numero di corse giornaliere delle navi. Sarà garantito il traffico delle merci, ma ridotto il passaggio delle persone da una sponda all’altra.
Più nello specifico, le corse giornaliere sullo Stretto di Messina, da Villa San Giovanni e Reggio Calabria verso Messina e viceversa, scendono a 4 e saranno spalmate tra le ore 6.00 e le ore 21.00. Non ci saranno corse notturne. Gli spostamenti saranno consentiti solo agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, gli operatori sanitari pubblici e privati, i lavoratori pendolari, quanti dimostrano comprovate esigenze di lavoro, per gravi motivi di salute e chi si trova in situazioni di necessità. È possibile, solo per queste categorie, imbarcarsi in auto, moto o a piedi.
Continuerà ad essere garantito il trasporto delle merci, ma “possibilmente su unità di carico isolate non accompagnate”. Cambia, invece, il porto d’imbarco e sbarco per il traffico delle merci a Messina che non sarà più la Rada San Francesco, ma l’approdo di Tremestieri (così come richiesto dal sindaco Cateno De Luca).
Per quel che riguarda i voli privati, sarà necessaria l’autorizzazione, preventiva, del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il Governatore, tra le altre cose, ha ribadito la sua richiesta di potenziare i servizi di vigilanza in partenza ed in arrivo sullo Stretto.
Il testo completo del Decreto Sicilia, modificato rispetto al 16 marzo su richiesta del Presidente della Regione Nello Musumeci, è scaricabile a questo link.
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