Stop alle domande per l’ottenimento della Messina Family Card sabato 18 aprile alle 20.00. Lo ha comunicato ieri, in diretta, il sindaco Cateno De Luca, dopo aver condiviso i primi dati sulle richieste del buono spesa destinato alle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus.
In cinque giorni di attività, alle 18.00 di ieri pomeriggio, sono pervenute al Comune 8.681 istanze per la Messina Family Card. Di queste, ha chiarito De Luca, 6.481 sono già state esitate perché provenienti dalle famiglie appartenenti alle fasce A e B, vale a dire coloro che non percepiscono reddito né sono destinatari di sostegni pubblici (come per esempio il reddito di cittadinanza).
Per le restanti 2.200 domande, presentate da coloro che hanno dichiarato di ricevere altre forme di sussidio, è necessario procedere a tutte le verifiche del caso, incrociando i dati inseriti dai richiedenti con quelli in possesso dell’INPS. Una volta terminati questi controlli, si procederà ad erogare i buoni spesa anche per queste famiglie, appartenenti alla fascia C (per comprendere meglio la suddivisione tra le tre fasce è possibile consultare questo articolo).
Attualmente, ha aggiunto poi il sindaco Cateno De Luca, coadiuvato nell’elencazione dei dati dall’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, risultano “congelate” 202 domande: 156 provenienti da persone che hanno dichiarato di non avere alcun reddito; 46 tra le persone che hanno dichiarato di non ricevere alcun sostegno da parte dello Stato. Perché? Perché, a quanto pare, qualcosa nelle loro autodichiarazioni non quadrerebbe. Potrebbe trattarsi, ha specificato il primo cittadino, di «dichiarazione falsa, disguido o errore nostro». In ogni caso, si procederà con le verifiche, dopodiché solo chi ha veramente diritto otterrà il buono spesa.
Tra le «anomalie» il Sindaco e l’Assessore alle Politiche Sociali hanno segnalato un totale di 1096 richieste di annullamento presentate dalle persone che avevano fatto domanda per la Messina Family Card; e circa un migliaio di bambini non ancora iscritti all’anagrafe.
Ma sulle “spalle” della Messina Family Card incombe un’altra scadenza, stavolta riguardante le attività commerciali che vogliono essere inserite nell’elenco del Comune tra i negozi di beni alimentari e di prima necessità che accettano i buoni spesa. La lista attualmente conta 120 esercizi commerciali, tra supermercati, farmacie, macellerie e fruttivendoli, ma è in aggiornamento. I titolari delle attività che intendono aderire all’iniziativa hanno tempo fino al 30 aprile 2020 per candidarsi.
Per quel che riguarda, infine, le risorse, sono stati erogati circa 2 milioni e 701mila euro, mentre l’importo spese è salito a 338mila euro. Per la Messina Family Card sono stati stanziati dal Comune 39 milioni di euro.
A partire dai prossimi giorni si procederà, invece, con le procedure per i sostegni riguardanti affitti e bollette e verranno pubblicati i relativi bandi.
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