Dopo l’interrogazione all’amministrazione comunale il consigliere dei Progressisti democratici, Santi Daniele Zuccarello, si è rivolto oggi con un esposto alla procura per vederci chiaro sulla nomina del nuovo direttore generale dell’Atm Giovanni Foti.
Questo il testo:
“Il presente atto ha quale scopo di porre all’attenzione di questo Ecc.mo Procuratore della Repubblica accadimenti che si inseriscono nell’ambito di un episodio di pubblico interesse, affinché vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza di specifici fatti dedotti.
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Lo scrivente da tempo ha intrapreso una battaglia per la legalità e la trasparenza sulla gestione delle partecipate del Comune di Messina.
Volendo chiarimenti relativamente alla nomina del Direttore Generale dell’A.T.M. Arch. Giovanni Foti, in data 20/06/2014, ha presentato , richiesta della delibera commissariale n. 92/2014 relativa, appunto, al contratto d’ingaggio. A tutt’oggi la Stessa inspiegabilmente non è stata fornita e risulta “sigillata” nella stanza del Direttore Generale, che si trova nella sua città natale e il cui rientro in riva allo Stretto è imprecisato, pertanto per averne anche soltanto la visione bisogna attenderne il ritorno ( come riferito dal direttore amministrativo). E’ palese che tale circostanza è in contraddizione con la normativa stessa sulla trasparenza degli atti, dal momento che non è neppure possibile consultarla sul sito dell’Azienda , che stranamente nelle pubblicazioni di quelli che sono “atti visionabili “ si è fermato alla delibera n. 91/2014, pubblicata il 18/06/2014, quando la “delibera inquisita” era già stata emessa. Ritengo assurdo che in un’Azienda pubblica, le delibere e gli atti “vengano chiusi nel cassetto di un dirigente” !!!
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Per quanto sopra esposto e motivato il sottoscritto Santi Daniele Zuccarello, chiede che l’Ecc.ma Procura della Repubblica adita voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti in narrativa ed adottare i provvedimenti dovuti e/o necessari e/o opportuni.
Chiede di essere informato sull’esito dell’instaurando procedimento e ove venisse ritenuto utile e opportuno di essere sentito in merito ai fatti sopranarrati per meglio chiarire”.
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