Scaduti i termini per la regolarizzazione dei debiti con l’AMAM, solo il 50% di coloro che hanno ricevuto le diffide si è messo in regola. Scattate dal 1° marzo le prime riduzioni idriche, la presidente dell’Azienda Meridionale Acque Messina, Loredana Bonasera, fa il punto della situazione: «Nessuno si senta punito, ma la nostra azione deve proseguire ed è finalizzata a garantire un servizio migliore alla città».
Avviata con l’invio di oltre 75mila raccomandate nei mesi scorsi, si chiude il primo “step” dell’azione di recupero crediti da parte dell’AMAM di Messina. Martedì 29 febbraio la scadenza per mettersi in regola. L’Azienda, nelle ultime settimane ha aperto nuovi sportelli per dare più possibilità ai cittadini di mettersi in regola, ma ancora sembra esserci parecchia strada da fare. A commentare i risultati riportati la presidente Loredana Bonasera e il sindaco Federico Basile.
A commentare, il sindaco di Messina, Federico Basile: «AMAM – ha spiegato – opera come tutte le altre aziende che devono recuperare un credito, dopo avere provveduto alla fornitura di un servizio pubblico essenziale, cui non è seguito il pagamento di un corrispettivo. Quella in corso è quindi una normalissima azione di recupero, com’è logico che sia, senza creare allarmismi o preoccupazioni. Vale sempre, in questo caso più che mai, il concetto di “pagare tutti, per pagare meno”. Siamo certi che i morosi, prima delle nuove riduzioni di fornitura d’acqua, procederanno ai pagamenti dovuti, anche attraverso forme di rateizzazione. L’AMAM è e rimane sempre dalla parte del cittadino; durante la pandemia è stata vicina al settore del commercio e anche questa volta ha previsto una serie di iniziative nell’azione di recupero della morosità, per venire incontro alle esigenze della collettività. Il pagamento dei consumi idrici, però, lo ribadisco ancora una volta, è un atto dovuto, di cui ciascun cittadino deve farsi carico, affinché AMAM possa procedere anche a nuove forme di investimento per un servizio sempre più efficiente e moderno».
Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente di AMAM, Loredana Bonasera: «Nella giornata di ieri – ha chiarito – si è provveduto alla riduzione della fornitura idrica a dieci utenti morosi e otto di loro hanno provveduto a regolarizzare la posizione debitoria. A seguito di numerosi incontri con le associazioni dei cittadini e dei portatori di interessi, per venire incontro ai morosi, abbiamo prorogato al 28 febbraio scorso il termine di regolarizzazione delle posizioni debitorie, anche attraverso modalità di rateizzazione secondo quanto previsto da AMAM. Sono stati aperti nuovi sportelli, anche decentrati, il nostro portale è stato implementato ed è stato modificato l’art. 4 bis del Regolamento del Servizio Idrico Integrato, secondo il quale all’interno di un condominio è possibile richiedere il contratto singolo. Nonostante queste forme di incentivazione, il 50 % di coloro che a dicembre hanno ricevuto le diffide di pagamento, non hanno risposto per mettersi in regola. Nessuno si senta punito, ma la nostra azione deve proseguire ed è finalizzata a garantire un servizio migliore alla città».
Presenti alla conferenza stampa di presentazione dei risultati ottenuti finora il Sindaco Federico Basile, il Direttore Generale Salvo Puccio, la Presidente di AMAM SpA Loredana Bonasera, i componenti il CdA Alessandra Franza e Adriano Grassi, e al responsabile dell’Area clienti Francesco Cardile.
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