Dovrebbe riaprire proprio domenica 28 il mercato delle pulci nell’area dell’ex Mandalari di Messina. Almeno questo è quello che dice l’ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca che regolamenta le attività all’interno degli spazi per vendere o acquistare merce usata. Secondo il consigliere del PD Alessandro Russo però l’ordinanza firmata da De Luca non sarebbe legittima e chiede al presidente del Consiglio Comunale e alla Segreteria Generale del Comune di verificare la fattibilità dell’ordinanza.
Ma perché non sarebbe legittima l’ordinanza che stabilisce la riapertura del mercato delle pulci a Messina? Perché dovrebbe essere il Consiglio Comunale a regolamentare i mercati cittadini. «L’istituzione di mercati nel territorio del Comune – scrive Alessandro Russo – è di espressa competenza del Consiglio Comunale e ancor di più lo è la loro disciplina e regolamentazione».
Riapertura del mercato delle pulci
Secondo l’ordinanza sindacale, gli operatori dovranno seguire una serie di regole e requisiti per poter accedere e lavorare all’interno del mercato delle pulci di Messina. Secondo Russo queste limitazioni non sarebbero di competenza del Sindaco De Luca.
«Il Sindaco e l’assessora Musolino – scrive ancora il consigliere comunale – impongono ai vari potenziali interessati alla partecipazione al mercato delle pulci una serie di obblighi e di requisiti partecipativi che sono di estremo dettaglio e che, lungi dal poter essere previsti per ordinanza sindacale, sono sicuramente di natura talmente specifica e dettagliata che andrebbero regolamentati con un vero e proprio regolamento di istituzione e disciplina del mercato citato – argomento di sicura competenza del Consiglio Comunale e non di Giunta».
Inoltre Russo chiede che venga verificato che le condizioni che motivarono la chiusura urgente per motivi sanitari e igienici del mercato, a marzo 2020, siano stati effettivamente risolti. Russo chiede, quindi, un intervento urgente per «un parere circa la legittimità dell’Ordinanza Sindacale e, in subordine, l’attivazione delle eventuali misure di revoca».
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