Proprio ieri, lunedì 24 luglio, i componenti del Gruppo Misto lamentavano le condizioni di malfunzionamento del depuratore di Mili, zona sud di Messina, chiedendo un intervento urgente ai tecnici dell’AMAM e all‘ARPA per verificare le condizioni igieniche – sanitare dell’impianto e garantire la sicurezza per i cittadini.
«Da qualche giorno – scrivevano gli esponenti politici –, gli abitanti del villaggio di Mili hanno segnalato la presenza di forti emissioni odorigene provenienti dall’impianto di depurazione. Un forte e nauseabondo odore infestava letteralmente tutta la zona circostante l’impianto, creando notevoli disagi alla popolazione, costretta a dover restare a casa con le finestre chiuse nonostante le elevate temperature di questi ultimi giorni. Inoltre, siamo venuti a conoscenza che nelle ore notturne nelle vasche dell’impianto ristagnano notevoli quantità di fanghi di depurazione che defluiscono verso il sottostante arenile».
Su questa ultima affermazione, arriva la replica dell’AMAM; «Non corrisponde al vero poiché, per come è strutturato l’impianto, alcun refluo, se non quello depurato, può defluire all’esterno, meno che mai nel sottostante arenile». Inoltre, riguardo allo sversamento dei reflui fognari a Mili Moleti, AMAM afferma che non è stato causato dal malfunzionamento del depuratore, ma da «un’avaria improvvisa e non prevedibile dell’impianto di sollevamento fognario, a seguito della quale – continua la nota –, AMAM ha tempestivamente provveduto ad effettuarne il ripristino e la pulizia dell’area, in collaborazione con Messina Servizi».
Intanto AMAM aggiorna anche sul progetto di riammodernamento dell’impianto di depurazione di Mili, confermando che gli interventi di revamping dovrebbero terminare in autunno.
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