Nunzio Bruno “In cima con Me” progetto sulla Sla

Messina, lo scalatore Nunzio Bruno pronto per una nuova avventura: «Apriremo un’associazione»

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Si chiama “In Cima con Me” ed è il progetto partito nel 2022 da un’idea di Nunzio Bruno, guida ambientale escursionistica di Messina, diventato scalatore per un motivo ben preciso: sostenere la ricerca per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), come sua madre.

Dopo le prime tre scalate: il Kilimanjaro (5.895 metri d’altezza), l’Aconcagua (6.961 metri d’altezza) e il Nevado Ojos del Salado (6.893 metri d’altezza); Nunzio Bruno si prepara ad affrontare il Manaslu, nella catena montuosa dell’Himalaya, la cui vetta raggiunge 8.163 metri dal livello del mare, rappresentando l’ottava cima più alta del mondo.

«Adesso, – spiega Nunzio Bruno –, siamo al giro di boa: appoggeremo le istituzioni per i malati di SLA, portando i servizi dove mancano, anche quando finirò le mie scalate. La prossima tappa sarà il Monte Bianco in Italia, e poi il prossimo anno il Manaslu. La difficoltà più grande è l’abitudine all’altitudine e l’acclimatamento. «Siamo felici di supportare Nunzio – ha detto il Sindaco di Messina Federico Basile –, in questa impresa che non è solo agonistica, ma soprattutto sociale». 

In Cima con Me, l’avventura dello scalatore Nunzio Bruno

Nelle intenzioni di Nunzio c’è quindi l’apertura di una associazione che possa sopperire ai disservizi per chi soffre di SLA. «Noi, –aggiunge l’Assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Calafiore –, siamo vicini e condividiamo il progetto di Nunzio Bruno. Con la Messina Social City e l’ASP stiamo cercando di concretizzare l’integrazione socio-sanitaria». Intanto continua la raccolta fondi per sostenere il progetto “In Cima con Me”.

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