«Pericolo e degrado strutturale» esordiscono così i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia; Libero Gioveni, Dario Carbone e Pasquale Currò, in riferimento alla via Santa Marta di Messina, per la quale vengono chiesti degli interventi urgenti. «Chiediamo – continua la nota – immediati interventi di ripristino della sede stradale di via Santa Marta, ridotta in uno stato di pericoloso degrado strutturale a seguito dei lavori connessi con quelli di messa in sicurezza del torrente Bisconte – Catarratti.
Negli ultimi mesi – dicono ancora i tre consiglieri – sono stati realizzati i lavori di scavo e posa di una nuova e lunga condotta fognaria nel tratto a monte di via Santa Marta, resasi necessari per collegare e sostenere il nuovo impianto realizzato lungo l’asse del torrente, con innumerevoli disagi per i residenti e soprattutto per i commercianti della zona. Tali lavori però, a distanza di settimane, non sono stati ancora rifiniti con la posa dell’asfalto e non si riescono a comprenderne i motivi».
Richiesti interventi per la via Santa Marta
Secondo i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia «ad aggravare ancor più la situazione negli ultimi giorni è stata la comparsa di pericolose voragini a ridosso dell’area di intervento, oggi debitamente recintate ma che interferiscono con la circolazione dei veicoli essendo ubicate al centro della carreggiata. Riteniamo non siano più procrastinabili i necessari e urgenti interventi di ripristino e messa in sicurezza della via santa Marta, fondamentale strada di collegamento fra il centro città, la vallata di Camaro e lo stesso svincolo di Messina Centro, ancor di più in questo periodo di forti criticità presenti sull’unica strada alternativa rappresentata dal viale Europa».
La messa in sicurezza di Bisconte – Catarratti
La messa in sicurezza del Torrente Bisconte – Catarratti è stata annunciata a ottobre 2019 dall’ex Amministrazione De Luca ed è costata complessivamente oltre 22 milioni di euro con fondi della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, guidata da Nello Musumeci.
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