È fatta: dopo cinque Sedute, il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione 2022/2024 del Comune di Messina. Acceso il dibattito, specialmente tra i consiglieri di Pd e M5S da un lato e il Gruppo Misto dall’altro. Tra le risorse inserite nel DUP, quelle per la ristrutturazione della scuola di Mili San Pietro, quelle riguardanti progetti come l’iHub e RiforestaME, quelle per l’estensione della pista ciclabile.
Ad aprire il dibattito è stato lo scorso 12 aprile il “caso” delle risorse per i contratti dei 46 vigili urbani assunti dal Comune con i fondi del decreto Sicurezza. Poi, la discussione è filata liscia, per arrestarsi in particolare sul subemendamento presentato dal consigliere comunale Paolo Mangano e riguardante lo spostamento di circa 600mila euro dalla manutenzione dei cimiteri alla scuola di Mili San Pietro, inagibile dal 2016 a causa di un incendio. Acceso anche il dibattito sul rifinanziamento dello sportello anti-usura. Vediamo quali erano gli emendamenti al bilancio di previsione 2022/2024 rimasti in sospeso nella precedente Seduta e approvati questa mattina.
“Sì” ai 35mila euro per lo sportello anti-usura
Approvato, ma solo a seguito di un dibattito piuttosto acceso, l’emendamento 40, riguardante 35mila euro da destinare allo sportello anti-usura. Sportello attivo al Comune fino a prima della pandemia, ma che ha interrotto l’attività negli ultimi due anni.
A votare contro, i consiglieri del Gruppo Misto, che hanno sollevato alcune obiezioni: «Questo emendamento – ha affermato Nello Pergolizzi – è arrivato con una lettera che non descrive come saranno usate queste somme. Dovremmo essere messi a conoscenza delle attività svolte da parte da questo sportello nel corso degli anni. Mi chiedo se è opportuno, in una fase di predissesto spendere 35mila euro per un servizio che si potrebbe fare anche all’esterno».
A sostenere l’emendamento, di contro, il consigliere del Pd, Alessandro Russo: «Si tratta di uno sportello di assistenza per famiglie, individui e chiunque abbia problemi con l’usura, le estorsioni e la criminalità organizzata: tutti i Comuni seri e civili in Italia li hanno. A Messina funziona grazie all’accordo tra Caritas, Fondazione Pino Puglisi e Comune di Messina».
“Sì” alle risorse per la scuola di Mili San Pietro
La questione è ormai nota. Con un subemendamento all’emendamento 37, il consigliere comunale Paolo Mangano ha chiesto di utilizzare 600mila dei fondi destinati alla manutenzione dei cimiteri suburbani per ristrutturare la scuola di Mili San Pietro, resa inagibile da un incendio nel 2016. Gli uffici tecnici del Comune hanno però espresso parere negativo perché quelle somme in questione erano destinate al decoro e alla sicurezza dei cimiteri cittadini.
«Oggi – ha commentato il consigliere di Libera Me Massimo Rizzo – noi siamo in Aula costretti in una battaglia disumana tra tutelare la memoria dei caduti e la necessità di ricostruire una scuola per i bambini di un villaggio della zona Sud. Sono in difficoltà io stesso a scegliere. Siamo costretti a fare questo per l’inattività dell’Amministrazione. È una vergogna assoluta che in 4 anni di chiacchiere non si sia messa in sicurezza una scuola. Ora dobbiamo decidere qual è la cosa più importante tra le due. E poi fanno i tour nei villaggi della zona sud. Vergogna».
Dopo giorni di dibattito tra i consiglieri e i dirigenti, si è trovata la quadra. Il consigliere Mangano ha ritirato il subemendamento e gli uffici ne hanno redatto un altro, tecnicamente “corretto”, sottoscritto da diversi consiglieri comunali, che sostanzialmente riduce le risorse per i cimiteri. Nello specifico, 590mila euro dei fondi (circa 2,4 milioni) inizialmente destinati ai cimiteri andranno alla ristrutturazione della scuola di Mili San Pietro.
Sarà posticipato di un anno l’ampliamento del cimitero di Pezzolo, così come alcuni interventi che riguardano il cimitero centrale. Contrario il gruppo misto – con l’esclusione di Giovanni Scavello e Paolo Mangano – perché, ha spiegato Nello Pergolizzi, «la Giunta De Luca aveva pianificato alcuni interventi nei cimiteri suburbani e in quello centrale. Non ci sentiamo di votare favorevolmente perché erano stati assunti degli impegni con i cittadini di Pezzolo».
Ora che le risorse sono in bilancio, in teoria, dovrebbe essere possibile arrivare ad avere un progetto esecutivo entro due/tre mesi. Esistono infatti già un progetto e uno studio di fattibilità. I 590mila euro serviranno, in parte, alla ristrutturazione della scuola di Mili San Pietro, dal tetto agli impianti, e in parte alla messa in sicurezza del versante.
Cosa c’è nel bilancio di previsione 2022/2024 del Comune di Messina?
Tra le risorse contenute nel bilancio di previsione 2022/2024 del Comune di Messina: quelle necessarie al raggiungimento degli obiettivi da parte delle Società Partecipate (per esempio, per MessinaServizi, la riqualificazione del vivaio comunale, la raccolta differenziata); quelle per l’estensione della pista ciclabile; quelle per la manutenzione delle strade; quelle per le scuole, quelle per l’I-Hub e ForestaMe; quelle per il programma di protezione dei richiedenti asilo; 119mila euro per procedure concorsuali. E poi ancora, oggetto di finanziamento: lo smaltimento rifiuti per le utenze covid; la creazione di un centro polifunzionale per la famiglia. Infine, rientrano nel bilancio di previsione, naturalmente, le risorse per la scuola di Mili San Pietro e quelle per lo sportello anti-usura.
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