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Messina, Gioveni e Cacciotto: «I problemi di Bisconte non sono solo i migranti»

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«I problemi di Bisconte non sono solo migranti ed ex caserma. Invitiamo il sindaco Cateno De Luca ad un tour del Villaggio» è con questa provocazione che il consigliere comunale Libero Gioveni e il collega alla III Municipalità Alessandro Cacciotto lanciano un appello al Primo Cittadino di Messina, affinché faccia qualcosa per tutte le criticità della zona.

Tra vecchie e imponenti strutture ormai abbandonate, come l’ex autorimessa di Poste Italiane e l’ex Polveriera, l’assenza di giochi per bambini nella piazza dei Padri Passionisti e, in generale, di aree a verde, il territorio di Bisconte si presenta complesso ma ricco di potenzialità, secondo quanto segnalato oggi – e più volte in passato – dai due consiglieri.

Con i riflettori già accesi sul villaggio a causa delle polemiche nate attorno all’ex Caserma Gasparro – ora ex hotspot per migranti –, e portate in primo piano dal Sindaco di Messina, Gioveni e Cacciotto colgono l’occasione per parlare di tutti gli altri problemi che attanagliano Bisconte. Al di là dell’ex centro di accoglienza, che a questo punto, secondo i due consiglieri, potrebbe essere riconvertito in un centro polifunzionale (sportivo, culturale, ricreativo, sociale); le opportunità da sfruttare e gli interventi da attuare sono tanti e riguardano, principalmente: l’ex polveriera, l’ex autorimessa delle poste, la piazza dei Padri Passionisti, la manutenzione delle strade, la scerbatura, e così via.

Vediamo alcune proposte.

L’ex polveriera di Bisconte

Sorta nel 1887 e dichiarata negli anni ’90 “bene di rilevanza storica, artistica e culturale”, l’ex Polveriera di Bisconte, segnalano Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, è oggi in stato di assoluto degrado: «È sufficiente salire a Bisconte per rendersi conto dell’assoluto degrado che regna intorno alla struttura appartenente al demanio militare. Cosa chiediamo al primo cittadino? Di intervenire urgentemente con una bonifica dell’area nonché di predisporre presso gli organi competenti tutto quanto necessario affinché la struttura rientri nelle competenze e disponibilità del Comune di Messina».

«La riqualificazione dell’area e della struttura militare – aggiungono – rappresentano per il villaggio di Bisconte un’assoluta necessità. Per onestà intellettuale sappiamo che l’Amministrazione recentemente ha iniziato ad occuparsi della questione ma ciò che chiediamo è che la vicenda venga affrontata con lo stesso vigore della ex caserma anche se, comprendiamo, non suscita lo stesso clamore mediatico».

L’ex autorimessa di Poste Italiane

Situata non tanto distante dall’ex Polveriera, vi è a Bisconte l’ex autorimessa di Poste Italiane, una struttura di 3.700 mq ripartiti su due piani che, però, «sta letteralmente cadendo a pezzi» e che secondo i due consiglieri potrebbe avere diverse funzioni. Nel corso degli anni, infatti, Cacciotto e Gioveni hanno più volte avanzato proposte per una sua riconversione in: parcheggi, centro di protezione civile, centro culturale, ricreativo, sede della polizia municipale, ma anche alloggi.

«Comprendiamo che non si tratta di una struttura di proprietà del Comune (ma non lo è neppure la ex caserma per intenderci) – spiegano i due consiglieri – ma è comunque di un immobile che sorge sul territorio comunale e che potrebbe essere acquisito dal Comune trasformandolo. Ciò che ci rammarica è l’assoluto disinteresse. Una struttura megagalattica di 3.700 mq ripartiti su due piani che sta praticamente cadendo a pezzi e che tra l’altro Poste Italiane diversi anni fa tentò di mettere in vendita affidando l’onere della trattativa alla società Europa Gestione Immobiliare di Roma».

Dalle aree a verde ai giochi per bambini

Tra gli altri problemi della zona, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto segnalano l’assenza di un’area a verde (c’è invece, specificano «l’area degradata di via Caltanissetta, che originariamente faceva parte del c.d. Ambito C del Risanamento e che doveva, a seguito dello sbaraccamento, essere destinata a parco attrezzato e verde pubblico. Basta farsi una passeggiata per accertare il degrado e l’abbandono che regna»); la scarsa manutenzione delle strade, ai problemi di spazzamento e scerbatura, l‘inadeguatezza dei sottoservizi.

Insomma, concludono Gioveni e Cacciotto: «A Bisconte ci sono dei problemi radicati negli anni che vanno affrontati e risolti con la stessa verve che il Primo Cittadino sta mettendo per la questione migranti ed inadeguatezza della ex Caserma Gasparro».

 

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