Sarà capitato anche a voi, abitando in una città come Messina a elevato rischio sismico, di chiedervi come sareste stati avvertiti nel caso di un evento calamitoso: la risposta arriva con l’esercitazione di IT-Alert, sistema di allarme pubblico nazionale, sviluppato dal Dipartimento di Protezione Civile.
«In questa provincia – ha detto il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani – abbiamo già testato il sistema, in modo particolare all’isola di Vulcano: lì è stata in assoluto la prima sperimentazione di questo nuovo sistema, con cui avvisiamo i cittadini per una eventuale situazione di emergenza da gestire. Chiaramente, – continua il Prefetto –, è un sistema che deve essere collaudato».
L’esercitazione di IT-Alert
Come abbiamo raccontato la settimana scorsa, infatti, la Sicilia è una delle cinque regioni italiane ad essere state coinvolte nella sperimentazione, che tramite squillo del telefono avvisa i cittadini. Il 5 luglio, alle 12.00, quindi gli smartphone dei messinesi suoneranno all’unisono.
«In questo caso, – aggiunge il Prefetto Di Stani – ci sarà scritto esercitazione, per cui i cittadini non si dovranno preoccupare. L’esigenza è quella di dare più informazione possibile, dai turisti che arrivano in città agli anziani. In prospettiva questo sarà il modello che verrà utilizzato, che è bene ricordare non andrà a sostituire gli altri sistemi di avviso alla popolazione, ma verrà integrato».
«Il sistema – aggiunge il responsabile della Protezione Civile di Messina, Bruno Manfrè – ci permette di avere delle informazioni sull’evento in caso di accadimento. La realtà di Messina è particolare; ci sono dei rischi particolarmente elevati, dal dissesto idrogeologico a quello sismico, per cui questo sistema è molto utile. Lavoriamo su una realtà territoriale che, dopo Giampilieri, è migliorata da questo punto di vista, sia come Amministrazione sia da parte dei cittadini che hanno imparato a conoscere meglio il territorio».
«L’Amministrazione – conclude l’Assessore alla Protezione Civile, Massimiliano Minutoli – ha già avuto modo di testare questa attività e continuiamo a trasmettere le buone norme di protezione civile, in base al rischio in cui si va incontro». (In foto il messaggio del test IT-Alert di novembre 2022)
Ma cosa fare una volta ricevuto il messaggio di IT-Alert?
Una volta ricevuto il messaggio di IT-Alert, i cittadini sono invitati a rispondere al questionario, che servirà a capire che tipo di migliorie apportare per rendere efficace il sistema di allarme.
Foto di copertina: da sinistra Bruno Manfrè, Cosima Di Stani, Massimiliano Minutoli
(872)