È online il 28esimo rapporto Ecosistema Urbano stilato da Legambiente, che vede Messina tra le ultime in classifica per quel che riguarda la sostenibilità ambientale. La città dello Stretto perde 4 posizioni rispetto al 2020, 10 rispetto al 2019 e si posiziona al 101esimo gradino. Tra i fattori presi in considerazione, la mobilità, la raccolta differenziata, la presenza di isole pedonali, di aree verdi e alberi nell’ambiente urbano.
Proprio mentre in città si parla di nuove iniziative per rendere Messina più green, il report di Legambiente conferma quanto ce ne sia bisogno (e probabilmente di molto di più). I 18 indici presi in considerazione dal progetto Ecosistema Urbano per misurare la sostenibilità dei capoluoghi di provincia italiani boccia la città dello Stretto quasi su tutta la linea. In particolare, Messina se la cava peggio per quel che riguarda la raccolta differenziata, che è qui indicata al 23% e che la fa posizionare al 100esimo posto; la quantità di alberi, per cui è 90esima; la presenza di piste ciclabili (anche qui, al 90esimo posto). Qualche nota positiva per quel che riguarda in generale, il trasporto pubblico e gli incidenti stradali.
Ecco la tabella completa:
Sostenibilità ambientale: la classifica di Legambiente. Ecco com’è andata la Sicilia
Brutta giornata, insomma, per la Sicilia, le tre Città Metropolitane della Regione si guadagnano gli ultimi posti in Italia per sostenibilità ambientale. Ad esclusione di Agrigento ed Enna, rispettivamente 47esima e 52esima, i capoluoghi di provincia dell’Isola non se cavano molto meglio.
- Agrigento – 47esima;
- Enna – 52esima;
- Trapani – 75esima;
- Caltanissetta – 92esima;
- Siracusa – 96esima;
- Ragusa – 97esima;
- Messina – 101esima;
- Catania – 104esima;
- Palermo – 105esima.
La classifica interattiva di Legambiente, che copre 6 aree tematiche (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia) è disponibile a questo link.
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