deturpata la scala dei turchi

Intonaco rosso sulla marna bianca della Scala dei Turchi: aperta un’inchiesta

Pubblicato il alle

2' min di lettura

La scoperta ieri mattina, qualcuno ha deturpato la marna bianca della Scala dei Turchi, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, rovesciandovi sopra della polvere di intonaco rosso. Aperta un’inchiesta dalla Procura, l’ipotesi di reato a carico di ignoti è di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. Nel pomeriggio di sabato, il sopralluogo della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento.

Attualmente, quindi, si sta agendo su due fronti. Il primo, quello delle indagini per risalire ai responsabili. I Carabinieri della compagnia di Agrigento, coordinati dal maggiore Marco La Rovere, hanno acquisito immagini dal sistema di videosorveglianza, che magistrati e militari dell’Arma stanno già visionando. Sull’altro fronte, quello del recupero del bene, stanno invece operando i tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento. Dalle analisi condotte, sembra che per deturpare la Scala dei Turchi sia stata usata polvere di ossido di ferro, materiale che dovrebbe essere eliminato facilmente, come conferma il fatto che le onde del mare hanno già parzialmente ripulito la zona bassa della scogliera.

A commentare la vicenda, tra gli altri, il deputato messinese del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva: «Si è risvegliata così la Scala dei Turchi questa mattina all’alba (ieri, ndr). Una delle più preziose bellezze naturali del nostro territorio è stata imbrattata di vernice rossa e polvere d’intonaco nella notte, da parte di delinquenti non ancora identificati. Chiazze rosse come ferite profonde a un sito di estrema bellezza. Addolora vedere profanato e vandalizzato in questo modo uno dei paesaggi più suggestivi della Sicilia, una delle scogliere marine più famose al mondo. Deturpare e devastare il paesaggio – conclude – non è solo un atto vandalico ma è un’azione criminosa che deve essere punita. Confido nel lavoro delle autorità affinché vengano presto assicurati alla giustizia gli autori di questo vile atto vandalico».

(156)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.