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Insediata la nuova Consulta Regionale degli Architetti. Il presidente è Giovanni Lazzari

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ordinearchitettiSi è tenuta, sabato 1 marzo, nella sede dell’Ordine di Messina, la prima riunione del rinnovato Consiglio di Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti Ppc di Sicilia. Presidente è stato eletto, all’unanimità, l’architetto Giovanni Lazzari, presiedente dell’Ordine di Messina; vice presidenti, gli architetti Stefano Alletto e Alberto Ditta, rispettivamente Presidenti degli Ordini di Caltanissetta e Trapani; segretario, l’architetto Leonardo Russo, presidente dell’Ordine di Enna; coordinatore dei dipartimenti interni, l’architetto  Giuseppe Cucuzzella, presidente dell’Ordine di Ragusa. Fanno parte del Consiglio di Consulta anche gli architetti Massimo Trapani e Alfonso Porrello (delegato l’architetto Franco Miceli), rispettivamente presidenti degli Ordini di Agrigento e Palermo.

Alla presenza anche dell’architetto Rino La Mendola (v. presidente Cnappc), dell’architetto Raffaello Frasca (consigliere Cnappc) e di una larga rappresentanza di Consiglieri e di iscritti dell’Ordine degli Architetti Ppc di Messina, il neo Presidente ha illustrato la proposta del progetto politico-professionale che si intende perseguire.

Tantissimi i temi messi sul tavolo di lavoro. Il denominatore comune, secondo il presidente Lazzari, deve essere quello che si riferisce a “Mercato-Lavoro-Professione”, trasversale a tutti gli argomenti e alle problematiche trattate. Si è parlato di Riforma Urbanistica, di una legge sulla sostenibilità ambientale ed energetica, di riuso, di semplificazione e snellimento delle procedure, di messa in sicurezza del territorio attraverso interventi di mitigazione del rischio sismico ed idrogeologico, di fondi strutturali, di internazionalizzazione, di formazione e cultura (azioni queste da attuare attraverso la messa in rete delle Fondazioni degli Ordini provinciali), della Casa dell’Architettura del Mediterraneo (con sede a Messina), delle politiche di Inarcassa.

Il Consiglio di Consulta ha approvato all’unanimità il progetto politico proposto. Nell’occasione, il Consiglio di Consulta ha avviato anche gli incontri istituzionali e ha avuto modo di confrontarsi con l’onorevole Giovanni Ardizzone. Al presidente dell’Ars, l’architetto Lazzari ha sollecitato il rispetto, da parte del Parlamento siciliano, dell’art. 12 dello Statuto siciliano, che prevede il coinvolgimento, a monte dell’iter parlamentare, delle categorie interessate dai diversi provvedimenti legislativi. E a questo proposito ha anche illustrato un disegno di legge, già sottoscritto da tutte le rappresentanze dei professionisti tecnici siciliani, mirato all’accelerazione della spesa dei fondi comunitari e, di conseguenza, allo sblocco dei lavori pubblici, indispensabili a infrastrutturare il territorio regionale e a rivitalizzarlo economicamente.

«Un territorio, quello siciliano — ha dichiarato —, che non può e non deve più continuare a vivere una realtà di marginalità fisica, infrastrutturale, economica, sociale e professionale rispetto al resto d’Italia e d’Europa, incastonato com’è, tra l’altro, in una posizione strategica di cerniera nell’ambito del Mediterraneo».

L’onorevole Ardizzone si è dimostrato attento, sensibile e pronto a sposare le istanze prospettategli e ha assunto l’impegno di verificare se la proposta di legge discussa possa avere un reale e concreto iter legislativo. Un risultato importante per la Consulta Regionale degli Architetti di Sicilia, che si pone l’obiettivo, tra gli altri, di voler rappresentare un interlocutore privilegiato per la classe politica regionale, in modo tale da poter contribuire, con incisività, a creare le condizioni utili per innescare processi virtuosi protesi alla sostenibilità ambientale, a una migliore qualità della vita dei cittadini e, non ultimo, a riconquistare spazi professionali significativi e degni di tal nome, capaci di restituire dignità a chi giornalmente opera sul e per il territorio.

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