Da un paio di settimane che si vocifera la Sicilia potrebbe tornare in zona gialla. Insieme alla nostra Isola, si parla anche di Sardegna, Veneto e Lazio. La variante Delta, infatti, arrivata in Italia, ha fatto scattare un nuovo allarme.
Il Governatore Musumeci però chiede di rivedere i parametri per un eventuale cambio di colore, che porterebbe la Sicilia da zona bianca a zona gialla. «È necessario – ha detto il presidente della Regione Siciliana – rivedere i parametri che fissano la definizione dei colori delle regioni: non possono più essere legati alla percentuale dei contagi, ma al tasso di ospedalizzazione».
La Sicilia rischia di tornare in zona gialla?
Secondo i dati parziali della banca internazionale Gisaid, nella quale vengono depositate le sequenze genetiche ottenute nei Paesi di tutto il mondo, la variante Delta in Italia è salita al 41,2%, contro il 40,7% della Alfa. Per questo alcune regioni, come la Sicilia, rischiano di tornare in zona gialla.
Sempre secondo i dati, in Sicilia ci sarebbero 32 nuovi casi settimanali, ogni 100mila abitanti. Se – secondo i parametri che abbiamo imparato a decifrare del Ministero della Salute e del Comitato Tecnico Scientifico – si superano i 50 casi si passa in zona gialla. Scatta l’allarme con un combinato di contagi (Rt), superamento del 40% del tasso di occupazione delle aree mediche e del 30% quello delle terapie intensive.
«In Sicilia – continua Musumeci – attualmente, siamo la seconda regione italiana per contagi Covid ma abbiamo, in totale, solo 21 ricoverati in terapia intensiva e 130 nei reparti ordinari, su 5 milioni di abitanti. Gran parte dei ricoverati, peraltro, risulta non vaccinata. L’esperienza deve indurci a rivedere il sistema, a fare scelte di buon senso. Sarebbe assurdo andare verso nuove restrizioni e chiusure con gli attuali criteri, determinando un disastro che non sarebbe sanitario ma economico».
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