«Messina non può restare perennemente in balia degli show su Facebook del Sindaco» con queste parole il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle attacca duramente Cateno De Luca e chiede al Prefetto di intervenire affinché vengano revocate da subito, e non dal 25 aprile, le ordinanze firmate dal Primo Cittadino in queste settimane di emergenza coronavirus.
La decisione comunicata dal sindaco di Messina Cateno De Luca lo scorso 20 aprile in diretta social di allinearsi alle disposizioni nazionali e regionali, ma a partire dal 25 aprile, non ha convinto i rappresentanti del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale. Il gruppo, infatti, ha inviato una nota in cui chiede al Prefetto Maria Carmela Librizzi di revocare tutte le ordinanze emanate dal primo cittadino nelle ultime settimane.
«Non riusciamo a comprendere – spiegano i consiglieri – che senso abbia procrastinare la revoca al 25 aprile, lasciando un incomprensibile “buco” di 5 giorni che potrebbe arrecare ulteriori danni a cittadini ed esercenti, già penalizzati oltremodo dalle assurde prese di posizione del Sindaco e della sua battaglia contro i mulini a vento. Comprendiamo “l’effetto mediatico” di un tale provvedimento nel Giorno della Liberazione, ma Messina non può restare perennemente in balia degli show su Facebook del Sindaco, né delle sue strategie comunicative, soprattutto in questo tragico momento storico che stiamo affrontando».
«Quello a cui l’intera città ha dovuto assistere in questi giorni – proseguono – è sotto gli occhi di tutti. Prima la bocciatura su tutti i fronti della sua ordinanza sull’attraversamento dello Stretto, poi le polemiche per la frase diffusa dagli altoparlanti, presa di mira persino dall’arcivescovo durante l’omelia di Pasqua, quindi la bufera sul “corteo funebre” in piena pandemia, su cui indaga la Procura. Senza dimenticare il controverso post sulla presunta scampagnata, poi rimosso, la questione dei droni, con l’affidamento diretto alla società di un esperto a titolo gratuito, e le critiche feroci per la distribuzione delle uova di Pasqua donate dalla Protezione civile, con capannelli di gente senza protezioni e il mancato rispetto della distanza di almeno un metro, in barba a quanto previsto dal Dpcm (e dagli stessi divieti del sindaco). Infine l’invito a reti unificate e senza nessun contraddittorio a non rispettare l’ordinanza attualmente vigente del presidente Musumeci, che riteniamo inqualificabile».
Ma i pentastellati battono anche su altri temi e parlano, in riferimento all’operato del primo cittadino, di «utilizzo “controverso” della Polizia Municipale, “utilizzata a suo uso e consumo”, numerose ingerenze e reiterati insulti alle Istituzioni, provvedimenti annunciati con giorni d’anticipo su Facebook, vari provvedimenti amministrativi nulli, notizie infondate diffuse sui social e le possibili violazioni di Legge».
Insomma, il comportamento tenuto dal sindaco Cateno De Luca durante l’emergenza coronavirus non è andato giù al gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che chiede provocatoriamente: «Per quanto tempo ancora deve durare questo teatrino mortificante?».
Infine, il M5S ribadisce quanto dichiarato a più riprese durante le lunghe discussioni in Consiglio Comunale sul Cambio di Passo: «Riteniamo – concludono i pentastellati – che questo Sindaco sia assolutamente inadeguato a governare Messina, che non può essere l’epicentro di un circo nazionale e merita di uscire al più presto da questo incubo».
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ma finitela!
Non posso non fare notare agli amici del movimento 5 stelle che alcune affermazioni appena lette, a mio dire, o non hanno fondamento alcuno di verità o sono prive di qualità e più in particolare faccio notare che:
– la vicenda del corteo è stata chiarita dal Sig. Questore della Città, i partecipanti erano poco più di venti ed il corteo era nato spontaneamente e non autorizzato da alcuno ( aggiungo io che comunque ai miei tempi era l’Autorità di PS a rilasciare o negare autorizzazioni e esse non competevano al Sindaco );
– tutti i giornali che hanno riportato la notizia in maniera superficiale o distorta, compresa la RAI, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria;
– competente per l’annullamento di una ordinanza è, per quanto a mia conoscenza, il TAR regionale o il Presidente della Repubblica e che il TAR della regione Sardegna ha ritenuto legittima una ordinanza impugnata che imponeva maggiori rigori in quanto il diritto alla salute è da ritenersi superiore alla limitazione di libertà personale;
– che l’omelia durante una Sacra Messa ( deve riguardare la Parola di Dio che è stata annunciata o altri testi del Messale, o comunque aspetti del mistero di Cristo che si celebra) quanto in parentesi non è opinabile è stato copiato pedissequamente da Catophedia – enciclopedia cattolica;
Cento non condivido che il nostro Sindaco nel suo comunicare usi tutti i registri del linguaggio, alcuni stridono, tuttavia non ho conosciuto, nonostante la mia tarda età, un amministratore migliore – intendo che sappia meglio far di conti.
Per l’indubbia onestà intellettuale che vi contraddistingue dovreste almeno dargli atto di questo e, ritengo, essere più propositivi e meno oppositivi.
Il sindaco è stato eletto democraticamente e dovete aspettare le prossime elezioni sempre che non si presenterà un’altra volta e non ci sarà spesa per nessuno. VOI CHE FATE; SEMPRE A CRITICARE. MAI UNA PROPOSTA INTELLIGENTE. LA RISPOSTA È NEL GOVERNO DOVE STATE MANTENENDO TUTTE LE PROMESSE
FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE. SIC.
i soliti politici si fa per dire che rivogliono accorinti che ha solo il marcio dentro come bilanci falsati e menefrego della città