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Montecarlo. I Cantieri Palumbo presentano il primo megayacht ibrido italiano

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La Palumbo SpA, specializzata nella riparazione, trasformazione, conversione di ogni tipologia di nave e nella costruzione di megayacht con caratteristiche particolari, si distingue nel panorama del settore della nautica italiana quale realtà in forte espansione, sia a livello nazionale che internazionale.

 

Anche i principali dati del bilancio 2012 confermano il trend tipico di un’azienda sana, in costante crescita, che investe in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. E i mercati internazionali le stanno dando atto. Avendo alle spalle il bagaglio d’esperienza e competenza di più di 45 anni di lavoro nel settore del refitting, dal 2008 Cantieri Palumbo costruisce anche imbarcazioni di lusso. È italiano infatti il primo superyacht ibrido Sport Hybrid 40M, costruito dai Cantieri Palumbo con il marchio Columbus e presentato in questi giorni a Montecarlo, nella prestigiosa cornice del Monaco Yacht Show, il più importante salone al mondo della nautica di lusso.

 

«Questa barca — prosegue Palumbo — ha due le caratteristiche salienti: è sportiva e con i motori tradizionali può raggiungere una velocità massima di 23 nodi e 15 nodi in crociera. Ma si tratta anche del primo superyacht costruito in Italia ad essere dotato di un sistema aggiuntivo di propulsione elettrica Siemens Ecoprop hybrid, che gli consente di navigare con consumi ridotti ed in quasi totale assenza di rumore.  Si tratta di motori diesel elettrici, con filtri antiparticolato, che consumano la metà di quanto avviene con la propulsione tradizionale, per l’assenza di rumore, danno la sensazione di spostarsi a vela».

 

«In 45 anni di storia aziendale, da piccola azienda famigliare, i Cantieri Palumbo — conclude l’Amministratore — sono oggi diventati un vero e proprio “Network” nel Mediterraneo fatto di ben quattro cantieri navali, con una sede a Napoli, una a Messina e due a Malta. I continui investimenti in nuove infrastrutture sempre all’avanguardia e nella crescita professionale dei collaboratori, l’organizzazione e l’ottimizzazione dei cicli produttivi, l’eliminazione degli sprechi, si sono rivelati la migliore ricetta per affrontare l’instabilità economica mondiale. Grazie ai 10 bacini di carenaggio (7 a Malta, 2 a Napoli, 1 a Messina), capaci di accogliere navi fino a 362 metri, Cantieri Palumbo è in grado di offrire agli armatori un’assistenza a 360° in tempi rapidi e con prezzi assolutamente competitivi».

 

Per quanto concerne la crescita dell’azienda, il fatturato 2012 di Gruppo si è attestato sui 48,3 milioni di euro, +8,7% rispetto al 2011, mentre il previsionale per il 2013 è di 53 milioni di euro, con una crescita pari al +10%.  «In base agli ordini finora ricevuti — commenta Giuseppe Palumbo, Amministratore Delegato dell’omonimo Gruppo — il prossimo anno segneremo +12%, con 54 milioni di fatturato». La quota di ricavi che deriva dalla riparazioni delle navi (refitting) ammonta a 39 milioni di euro, pari all’80% del totale. La costruzione di megayacht  è pari al 19% (9,3 milioni di euro). «Ma prevediamo che quest’ultima quota — conclude Palumbo — salga del 22% nel 2013 e del 25% nel 2014».

 

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