Il Premier Giuseppe Conte torna a parlare alla Nazione e lo fa, come ormai siamo abituati, con una conferenza stampa trasmessa in diretta Facebook. L’obiettivo è duplice: da un lato parlare dell’apertura delle Regioni, dall’altro presentare il progetto di rilancio dell’Italia.
«Da oggi apriamo i nostri confini regionali, ci potremo spostare da regione a regione senza autocertificazione – ha affermato Giuseppe Conte. I dati ci dimostrano che il sistema di controllo che abbiamo adottato sta funzionando. I numeri, possiamo dirlo con relativa prudenza e chiarezza, sono incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche su tutto il territorio nazionale ed il trend dei nuovi casi è in costante diminuzione. Questo ci conforta, dimostra che la strategia adottata è stata ed è quella giusta e ci da fiducia in vista delle decisioni che dovremo adottare nelle prossime settimane».
«In giro, nelle nostre strade, c’è questa grande attenzione per la socialità ritrovata, giusto, giustissimo. Ma è bene ricordare sempre che se siamo i primi tra i paesi europei a poter riavviare è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere sacrifici, di modificare le nostre radicate abitudini di vita. Facciamo attenzione, le uniche misure efficaci oggi sono il distanziamento fisico e l’utilizzo, ove necessario, delle mascherine». Non bisogna ancora abbassare la guardia e il Premier Conte lo dice senza giri di parole: «Pensare che il virus sia scomparso è una grande leggerezza».
Questa crisi deve essere l’occasione di rinnovare l’Italia dalle fondamenta
La conferenza stampa di Giuseppe Conte è stata anche l’occasione per iniziare a parlare agli italiani di quello che sarà il futuro della Nazione. «Abbiamo stanziato ad 80 miliardi di euro per aiutare famiglie, lavoratori, imprese. Ci rendiamo conto dei ritardi e ho già chiesto scusa. Abbiamo fatto il decreto rilancio per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali. Dobbiamo continuare ad intervenire per tanti settori, com il settore del turismo, dello spettacolo, dell’artigianato. Questa crisi deve essere anche l’occasione di rinnovare l’Italia dalle fondamenta, dovrà essere un nuovo inizio.
Il Recovery Plan
«La Commissione Europea ha messo sul tavolo una 750 miliardi con il recovery found. Dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi.
«Stiamo lavorando a questo piano di rinascita, il Recovery Plan, dovrà raggiungere diversi obiettivi:
- rimodernare il Paese con la digitalizzazione;
- puntare sull’innovazione per rendere a portata di tutte le famiglie la banda larga;
- lavorare per sostenere le nostre PMI;
- rilanciare gli investimenti pubblici e privati;
- accompagnare tutto il sistema Italia verso un’economia sostenibile;
- dobbiamo puntare forte per il diritto allo studio,
- andremo a bandire migliaia di posti per nuovi ricercatori;
- i tempi della giustizia civile e penale non sono accettabili.
È un progetto di Paese molto impegnativo. La somma che l’Europa metterà a disposizione non può essere considerata un tesoretto per il Governo in carica ma come una risorsa per l’intero Paese, per un progetto lungimirante condiviso con le migliori forze del Paese. Intendo convocare a Palazzo Chigi entro una settimana parti sociali, associazioni di categorie e singole menti brillanti per raccogliere idee e suggerimenti».
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