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Spostamenti tra regioni e stop alla quarantena in Sicilia: cosa cambia dal 3 giugno

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È online la nuova ordinanza Musumeci per la Sicilia: ma cosa cambia a partire da oggi, mercoledì 3 giugno? Da oggi, per cominciare, è di nuovo possibile entrare liberamente in Sicilia senza doversi poi sottoporre alla quarantena. Ma questa non è l’unica novità: è ufficiale infatti l’avvio della stagione balneare a partire dal 6 giugno. Rimangono in vigore, in ogni caso, le misure di contenimento del coronavirus lanciate con l’avvio della cosiddetta “fase 2”. Ecco tutte le novità.

Si allentano, quindi, le restrizioni dettate dalla necessità di contrastare il covid-19 in Italia in generale e in Sicilia in particolare, ma rimangono attivi i controlli e permangono la sorveglianza sanitaria e l’obbligo di  avvisare il medico di famiglia in caso di insorgenza di sintomi riconducibili al virus. Sarà facoltativo, invece, l’uso dell’app realizzata dalla Regione SiciliaSiCura che verrà presentata nelle prossime ore e che servirà a tracciare gli spostamenti di chi entra in Sicilia.

«Ci uniformiamo alle direttive nazionali – ha affermato Nello Musumeci – non senza rivendicare la specificità di alcune misure regionali. Che sono importanti anzitutto per dare serenità a quanti arrivano nell’Isola. Il sistema sanitario deve essere il motore della ripartenza, ma abbiamo il compito di infondere sicurezza e serenità ai cittadini, senza dimenticare l’epidemia, ma provando a rimettere in moto le attività produttive e turistiche».

Vediamo, punto per punto, cosa cambia in Sicilia a partire dal 3 giugno 2020 rispetto alla precedente ordinanza.

Ordinanza Musumeci: cosa cambia in Sicilia dal 3 giugno

Con l’articolo 1 dell’ordinanza del 2 giugno, la Regione Siciliana si allinea alle misure nazionali disposte dal dpcm del 16 maggio 2020 già a partire da oggi, mercoledì 3 giugno.

Spostamenti da e per la Sicilia: via libera dal 3 giugno

A partire dal 3 giugno gli spostamenti da e verso la Sicilia non sono più soggetti ad alcuna limitazione, non ci sarà più l’obbligo di quarantena per chi entra nell’Isola. I controlli sanitari sui passeggeri in arrivo ed in partenza nei porti e negli aeroporti sono di competenza nazionale e ricadono nella responsabilità degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), che provvede a organizzare adeguati servizi.

Spostamenti sullo Stretto di Messina

Gli spostamenti dei passeggeri tramite traghetti o aliscafi da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa sono disciplinati dai provvedimenti adottati dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della Salute, tenuto conto dell’andamento epidemiologico nell’Isola. I lavoratori pendolari che attraversano lo Stretto di Messina devono compilare un modulo da inviare tramite e-mail al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana: lavoratoripendolari@protezionecivilesicilia.it.

Spostamenti da e verso le isole minori (come le Eolie)

I sindaci dei Comuni di Favignana, Lampedusa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica possono adottare misure di sicurezza per l’accesso ai propri territori in vista dell’avvio della stagione turistica (previa adozione di protocolli sanitari da sottoporre all’approvazione dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana).

Ristorazione e catering

Dopo la ripartenza di tutti i servizi offerti da ristoranti, bar, pizzerie, rosticcerie, pasticcerie e attività analoghe, sancita con la precedente ordinanza (che, insieme al dpcm del 17 maggio ne ha stabilito anche le linee guida), dall’8 giugno potranno riprendere anche le attività di catering.

Avvio della stagione balneare e riapertura dei lidi

Dal 6 giugno in Sicilia si torna al mare. L’ordinanza Musumeci, infatti, stabilisce l’avvio della stagione balneare a partire da questa data. Sono autorizzate tutte le attività propedeutiche all’apertura degli stabilimenti balneari, ivi compresa l’attività di incontro con la clientela e, in generale, l’utilizzo degli spazi finalizzato alla promozione e vendita dei propri servizi. Sarà possibile, inoltre, praticare attività sportiva nell’ambito dei lidi, come (a titolo esemplificativo): tamburello, bocce e ogni altra attività motoria di spiaggia e in mare.

È consentita, inoltre, la possibilità di locare per periodi stagionali le cabine a più persone anche non appartenenti allo stesso nucleo familiare, purché sia garantito il rispetto delle norme di igiene necessarie alla sanificazione dei locali chiusi e con l’ingresso di non più di una persona alla volta, ad eccezione di congiunti, minori e persone non autosufficienti.

Terme e piscine termali

Possono ripartire le strutture e le piscine termali, per le quali si fa riferimento alle Linee guida del 25 maggio 2020. Rimangono chiusi i centri benessere, ad eccezione per la erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.

Parrucchieri, barbieri ed estetisti

Parrucchieri, barbieri ed estetisti potranno svolgere la propria attività anche al di fuori del “salone” o del negozio, ma solo nei seguenti casi:

  • a casa del cliente in caso di impedimento o per ragioni di salute di quest’ultimo;
  • presso i luoghi in cui svolgono eventi o spettacoli;
  • nei luoghi di cura e di riabilitazione, nelle case di riposo, nei luoghi di detenzione e consimili in via analogica.

Manifestazioni, eventi e spettacoli

Per quel che riguarda manifestazioni, eventi, convegni e spettacoli con la presenza del pubblico, viene riconfermato l’avvio a partire dall’8 giugno.

Centri commerciali e supermercati chiusi la domenica e i festivi

Rimangono chiusi la domenica negozi ed esercizi commerciali autorizzati, a eccezione di farmacie, le edicole, i fiorai, i bar, i mercati c.d. “del contadino” e/o similari, i panifici e le attività di ristorazione. È comunque autorizzato, la domenica, il servizio a domicilio di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

Ma le cose potrebbero cambiare a partire dal 6 giugno: «Permane – si legge infatti nell’ordinanza – la chiusura domenicale di supermercati, centri commerciali e outlet, nelle more della definizione di una intesa con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali, da raggiungersi comunque entro il prossimo 6 giugno 2020».

Per quel che riguarda i comuni che basano la propria economica prevalentemente sul turismo, i sindaci sono autorizzati – qualora sia possibile garantire il rispetto delle misure di prevenzione e di contenimento del contagio – a disporre con propria ordinanza l’apertura al pubblico di tutti i negozi e gli esercizi commerciali anche la domenica. ì

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