negozio di abbigliamento

Fase 2. La Sicilia riapre: cosa si può fare e cosa no a partire da oggi

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Il 18 maggio è arrivato e con esso la riapertura di negozi, parrucchieri, bar e ristoranti in tutta la Sicilia. Il nuovo dpcm e l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci sono ufficialmente entrate in vigore cambiando le regole della fase 2, quella di convivenza con il coronavirus.

Dopo gli annunci dei giorni scorsi il momento è arrivato e l’Italia è pronta a ripartire, con misure più o meno restrittive in base alla regione, e con lo sguardo sempre puntato ai numeri del contagio, attualmente in costante decrescita. Anche in Sicilia valgono in linea generale le nuove regole stabilite dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte del 16 maggio, ma con alcune modifiche. Il documento a firma del Premier, infatti, consente alle Regioni e alle Province Autonome di stabilire «una diversa data anticipata o posticipata a condizione che abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori».

Dai negozi, ai ristoranti, ai bar, ai parrucchieri vediamo punto per punto cosa riapre oggi in Sicilia e quali sono le regole generali da rispettare secondo l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, illustrata dal Governatore ieri sera.

Ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, ecc

tavolo di un ristoranteGià attive per il servizio a domicilio e, dallo scorso 4 maggio, d’asporto, le attività di somministrazione di alimenti e bevande come bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e simili, potranno effettuare il servizio ai tavoli a partire da oggi, lunedì 18 maggio. I tavoli e le sedute, secondo le linee guida indicate all’interno del dpcm, devono essere posti in maniera tale da consentire il mantenimento della distanza di 1 metro tra le persone.

I servizi di catering, però, potranno riprendere la propria attività solo a partire dall’8 giugno, rimanendo subordinata per ciascun evento la individuazione di locali pubblici o privati adeguati a garantire il rispetto delle Linee guida e le specifiche disposizioni individuate nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Nell’attesa, è comunque possibile incontrare i clienti per le attività organizzative.

Stabilimenti balneari (lidi) e spiagge

foto di due sdraio e un ombrellone in spiaggia, in riva al mareL’ordinanza Musumeci autorizza l’avvio delle attività finalizzate alla riapertura dei lidi, compresi gli incontri con la clientela e, in generale, l’utilizzo degli spazi finalizzata alla promozione e vendita dei propri servizi. Si applicano le Linee guida per tutte le attività propedeutiche richiamate nonché, per le attività sportive esterne da svolgere nell’ambito degli stabilimenti balneari (quali, solo a titolo esemplificativo: tamburello, bocce e ogni altra attività motoria di spiaggia), tutte le disposizioni indicate nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020 per le attività sportive, oltre alle direttive e circolari regionali e nazionali in materia di sport.

Inoltre, è possibile locare le cabine per periodi stagionali a più persone anche non appartenenti allo stesso nucleo familiare, purché sia garantito il rispetto delle norme di igiene necessarie alla sanificazione dei locali chiusi e con l’ingresso di non più di una persona alla volta, ad eccezione di minori e persone non autosufficienti. Ulteriori disposizioni in materia potranno essere specificate in seguito attraverso un protocollo da redigere con i rappresentanti della categoria, con i quali verrà concordato il giorno di avvio della stagione balneare.

Strutture ricettive: alberghi, Bed&Breakfast, villaggi turistici

Alberghi, agriturismi, bed&breakfast, villaggi turistici, campeggi, case vacanza e similari possono riprendere le proprie attività, compresi i servizi di ristorazione e i servizi di cura alla persona.

Servizi alla persona: parrucchieri, barbieri, estetisti

Come annunciato nei giorni scorsi, ripartono già da oggi i servizi di cura della persona come parrucchieri, barbieri ed estetisti. Restano chiusi, però, i centri benessere (così come eventuali saune e bagni turchi presenti in altri luoghi pubblici o aperti al pubblico) e i centri termali, ad eccezione delle attività rientranti nei livelli essenziali di assistenza.

Attività commerciali e artigianali: negozi, scuole guida, agenzie di viaggio

A partire da oggi, lunedì 18 maggio, riaprono i negozi, ovvero le attività commerciali di vendita al dettaglio di beni e servizi. Alzano le saracinesche: centri commerciali, autoscuole, agenzie di viaggio e similari, nonché tutte le attività artigianali. Le scuole guida, inoltre, sono autorizzate a riprendere le esercitazioni (solo se i mezzi usati consentono il rispetto delle misure di sicurezza). Le regole per gli esami e il rilascio dei titoli e/o delle patenti sono disciplinate dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020, nonché dalla normativa nazionale.

Mercati, fiere e mercatini hobbistici

Possono riaprire anche mercati, fiere e mercatini hobbistici, ma con  l’obbligo di adottare ogni adeguata misura di distanziamento e contenimento del contagio. Spetta al sindaco del Comune interessato definire con propria ordinanza le regole per i mercati rionali, limitandone anche giorni e orari di accesso e vietando, ove lo ritenga necessario.

Musei, parchi archeologici, archivi storici e biblioteche

Museo di Messina

Per la riapertura al pubblico di musei, archivi storici e biblioteche occorrerà attendere ancora fino al 25 maggio. I parchi archeologici e i luoghi di cultura all’aperto, invece, possono riprendere la propria attività già a partire da oggi.

Dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza Musumeci è, inoltre, consentito l’accesso al personale incaricato di realizzare le attività di manutenzione, ristrutturazione, montaggio, pulizia e sanificazione, nonché agli operatori economici ai quali sono commissionate tali attività, da svolgersi nel rispetto delle

Manifestazioni, eventi e spettacoli

A partire dall’8 giugno potranno riprendere le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli, con la presenza di pubblico (compresi quelli di carattere culturale, ludico e fieristico), nonché i convegni e i congressi. Sono, invece, autorizzate già da oggi, lunedì 18 maggio, le manifestazioni che possano svolgersi con il pubblico distanziato e “in forma statica”.

In ogni caso, l’autorità di Pubblica sicurezza, ove necessaria la relativa autorizzazione, deve indicare il numero dei partecipanti autorizzati a intervenire alla pubblica manifestazione, in rapporto proporzionale con gli spazi disponibili, tenuto conto della distanza interpersonale non inferiore ad un metro tra ogni soggetto e dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Discoteche, teatri e cinema all’aperto

Sempre dall’8 giugno potranno riaprire anche discoteche, teatri e cinema all’aperto. Per lo svolgimento di queste attività dovranno essere emanate apposite linee guida regionali.

Già da oggi, in ogni caso, è consentito l’accesso al personale incaricato di realizzare le attività di manutenzione, ristrutturazione, montaggio, pulizia e sanificazione, nonché agli operatori economici ai quali sono commissionate tali attività, da svolgersi in conformità ai principi di distanziamento e nel rispetto delle Linee guida.

Chiusura la domenica e nei giorni festivi

La Regione Siciliana mantiene in vigore la chiusura al pubblico degli esercizi commerciali la domenica e nei giorni festivi. Fanno eccezione le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione ed i fiorai. È autorizzato anche il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

La chiusura è valida anche per i centri commerciali. Nel caso in cui al loro interno vi siano farmacie, le edicole, bar, ristoranti e fiorai, questi potranno svolgere servizio a domicilio.

Prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura

Dal 18 maggio al 7 giugno 2020 i titolari degli esercizi commerciali, dai negozi alle attività di cura della persona, potranno disporre aperture prolungate, fino alle 23.30. È possibile anche rinunciare al giorno di chiusura settimanale. Questa disposizione nasce per dare la possibilità a più persone di accedere ai servizi e, di riflesso, per consentire alle attività di ricevere più clienti.

Detta disposizione non si applica per i servizi (a titolo meramente esemplificativo bar, pub e ristoranti) i cui orari di chiusura sono successivi a quello sopra indicato.

Stage professionali e tirocini formativi

Riprendono gli stage professionali ed i tirocini formativi che si svolgono presso le attività produttive (commerciali, artigiani e industriali), finalizzati alla “formazione al lavoro”.

Sport, piscine, palestre, circoli

Sono consentite tutte le attività sportive individuali, ovvero con un accompagnatore per i minori e le persone non autosufficienti, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio. I circoli, le società, le associazioni sportive e le palestre sono autorizzati all’espletamento delle proprie attività, anche in luoghi al chiuso.

Le piscine riapriranno il 25 maggio 2020.

Obbligo di uso delle mascherine

L’ordinanza Musumeci dispone che: «È obbligatorio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca. Il dispositivo protettivo deve, comunque, essere sempre nella disponibilità del cittadino nella eventualità in cui ne sia necessario l’utilizzo».

L’obbligo non vale per i bambini al di sotto dei sei anni e i soggetti con forme di disabilità che ne rendano incompatibile l’uso. Per coloro che svolgono attività motoria non è obbligatorio l’uso di mascherina o copertura durante l’attività fisica stessa, mantenendo il distanziamento di metri due, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività medesima.

 

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