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Bonus da 600 euro: pagamenti e come richiederlo. Le novità del Decreto Rilancio

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Il Decreto Rilancio è stato pubblicato stanotte sulla Gazzetta Ufficiale e contiene, tra le altre cose, la proroga del bonus di 600 euro per le partite IVA e i lavoratori autonomi. La misura, inoltre, prevede l’estensione del contributo a una nuova platea di beneficiari e l’aumento fino a 1.000 euro per alcune categorie. Vediamo quali sono le novità, quando avverranno i pagamenti e come richiedere il bonus.

A una settimana dall’annuncio del Decreto Rilancio, contenente le misure economiche e gli aiuti a famiglie, lavoratori e imprese per la ripresa dopo la crisi causata dal coronavirus, il testo è online, disponibile sulla Gazzetta Ufficiale. Tra i provvedimenti, uno dei più attesi è quello riguardante la proroga del bonus da 600 euro per partite IVA e lavoratori autonomi.

Bonus di 600 euro per partite Iva e lavoratori autonomi: quando il pagamento?

Il pagamento per chi ha già richiesto il bonus di 600 euro per i mesi di marzo e di aprile, secondo quanto annunciato dal Ministro Gualtieri, dovrebbe arrivare a partire da oggi, mercoledì 20 maggio ed entro i prossimi 2-3 giorni. Per le nuove categorie beneficiarie e chi ancora deve presentare domanda, i tempi chiaramente si allungano. Per il versamento delle somme per il mese di maggio si dovrà aspettare giugno, sia per i vecchi beneficiari che per i nuovi.

A chi spetta il bonus

Il bonus di 600 euro spetta a diverse categorie di lavoratori, a partire dalle partite IVA e dagli autonomi. La platea di beneficiari, però, è stata ampliata dal Decreto Rilancio.

Le categorie che hanno avuto diritto, sin dal Cura Italia, al contributo, sono:

  • liberi professionisti titolari di partita Iva attiva al 23 febbraio;
  • lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi al 23 febbraio;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il loro rapporto tra il 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 che non abbiano pensione né, alla data del 17 marzo, alcun rapporto di lavoro dipendente;
  • operai agricoli a tempo determinato;
  • lavoratori dello spettacolo che non siano non titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo.

Eventuali modifiche per quel che riguarda le date saranno aggiornate nelle prossime ore o possono essere consultate all’interno del provvedimento disponibile a questo link.

Chi sono i nuovi beneficiari

Con il Decreto Rilancio, la platea di beneficiari del bonus si è ampliata arrivando a comprendere anche:

  • lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
  • lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del c.c. e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020. Gli stessi, per tali contratti, devono essere già iscritti alla data del 23 febbraio 2020 alla Gestione separata INPS, con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile;
  • incaricati alle vendite a domicilio (articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), con reddito annuo 2019 derivante dall’attività superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Inoltre, chi riceve meno di 600 euro come reddito di cittadinanza potrà ottenere un’integrazione.

Chi ha diritto a un bonus da 1000 euro

Le seguenti categorie che possano dimostrare di aver subito nel secondo bimestre del 2020 una riduzione del fatturato del 33% potranno ottenere un bonus di 1.000 euro, anziché 600 euro:

  • professionisti titolari di partita IVA;
  • autonomi iscritti alla Gestione speciale Ago:
  • co.co.co.;
  • stagionali del turismo.

Come presentare domanda per il bonus da 600 euro

Per presentare domanda, si ricorda, occorre collegarsi al sito dell’INPS e seguire la procedura indicata:

  • Effettuare il login al portale MyINPS;
  • Cercare nella casella di ricerca “domande per prestazioni a sostegno del reddito” e cliccare sulla casella corrispondente;
  • All’apertura della nuova finestra, andare su “Indennità Covid-19”.

Per richiedere il contributo è necessario avere un Pin Semplificato o essere in possesso di PIN, SpID, Cei o CNS).

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  1. Quindi in pratica per tutti quei lavoratori con contratto di collaborazione continuata e continuativa,stipulato dopo il 23 febbraio 2020, non ha diritto a percepire né il bonus di 600euro, e né altra forma di aiuto da parte dello stato… Questa è l’Italia!!!

  2. Sono un lavoratore stagionale del turismo, come da contratto, da giugno a settembre, mi occupo di noleggio gommoni in una nota località turistica in Sardegna e dopo quasi due mesi di attesa dalla presentazione della domanda ( con evidenti difficoltà) è stata respinta per non appartenere alla categoria degli stagionali!?! E qual’è?

  3. ho chiesto il bonus 600 Euro il 7 Aprile 2020 con bonifico domiciliato non sono ancora pervenuti … cosa devo fare?

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