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Germania “fai da te”: Hoffman scrive a Merkel: “Angela pensaci tu. Illuminaci”

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ginostra asinoE se a Ginostra, come per incanto, “fosse luce”? La notizia è dell’Ansa, riguarda quel piccolissimo lembo di terra che è Ginostra, attaccata a Stromboli e, praticamente, illuminata solo dal sole, ma si può starne certi: questa notizia farà il giro del mondo.

Karol Hoffman e’ una signora tedesca che da oltre trent’anni vive a Ginostra, nelle Eolie, dove su cinquanta abitanti dieci vengono dalla Germania, compreso il compagno di Karol, Ullie Stolgies, ormai un personaggio letterario: con il suo asinello porta in giro turisti e bagagli per i sentieri di lava o di terra battuta dell’isola, dove solo nel 2004 e’ arrivata la corrente elettrica che illumina le case ma non le strade. Ma su quei 150 chilowattori generati da una centralina fotovoltaica, appena sufficienti ad alimentare qualche lampadina e qualche frigo (nell’isola non c’e’ un solo condizionatore d’aria), non si puo’ sempre contare, a causa dei continui guasti dell’impianto, costruito, si’, meno di dieci anni fa, ma con tecnologie gia’ vecchie.
Cosi’ la signora Karol, stanca di spedire raccomandate alla Regione siciliana e al governo nazionale, ha pensato di lanciare un appello alla cancelliera Angela Merkel, affinche’ sia lei a occuparsi dei suoi compatrioti tedeschi costretti a subire le italiche inefficienze. ”Siamo abbandonati al nostro destino. Non ci resta che rivolgerci al governo tedesco”, dice Hoffman, che parla anche a nome dei dieci connazionali del piccolo borgo attaccato a Stromboli ma raggiungibile solamente dal mare. Eppure a Ginostra non chiedono molto, visto che ogni abitante ha contratti di fornitura da 3 chilowatt per la prima abitazione e 1,2 per la seconda. ”Ogni anno – aggiunge la signora – ospitiamo nelle nostre casette circa duecento tedeschi. E’ giusto quindi che la Merkel abbia un occhio di riguardo, attraverso l’Ue, per questo lembo di terra che nonostante la sua bellezza e unicita’ continua a essere dimenticato dal mondo. La invito a Ginostra: invece della solita Ischia venga qui, le faremo trascorrere una vacanza indimenticabile e le offriamo un tour sull’asinello del mio compagno”.
“Ma i problemi di Ginostra – dicono in coro gli isolani – non finiscono con la centralina elettrica”. Da anni gli abitanti attendono il restauro della chiesa, che cade a pezzi. C’e’ un progetto, ma i lavori non sono mai cominciati. L’elipista, dove in casi di emergenza – non solo sanitaria – atterra l’elicottero, di notte non e’ illuminata per un guasto all’accumulatore d’energia e il sentiero per raggiungerla e’ scosceso e coperto da erbacce. L’acquedotto avrebbe bisogno di manutenzione; l’unico dottore della Guardia medica non e’ abilitato a usare il laboratorio d’analisi, cosi’ per un emocromo bisogna recarsi a Lipari, sempre che l’aliscafo possa attraccare: d’inverno l’isola resta spesso isolata, tanto da azzerare le scorte dei due negozietti, unici esercizi commerciali di Ginostra, insieme ai tre ristoranti che pero’ lavorano a regime solo d’estate.

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