Tutelare due delle aree più belle e caratteristiche di Messina, promuovendo il turismo e rilanciandone l’economia: è questo l’obiettivo della delibera approvata all’unanimità in Consiglio Comunale per l’inserimento di Torre Faro e Ganzirri nel “Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari”. Adesso la palla passa alla Giunta De Luca.
Con 19 voti favorevoli sui 19 consiglieri presenti in Aula il Civico Consesso ha approvato la delibera – presentata lo scorso aprile – che chiede l’inserimento dei due borghi marinari messinesi nel Registro istituito nel 2016 dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea. L’idea alla base della delibera, proposta dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle – composto da Cristina Cannistrà, Andrea Argento, Giuseppe Fusco e Paolo Mangano – è quella di puntare sulle tradizioni centenarie legate alla pesca e alla cultura marinare, oltre che sulle bellezze naturalistiche, per rilanciare l’economia dei due territori e renderli poli di attrazione turistica. In questo frangente, particolare attenzione sarà posta alle barche da pesca tradizionali, come le feluche.
Soddisfatti i consiglieri pentastellati: «Si tratta di un primo ed importante passo verso la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale e naturalistico, con ovvie ricadute positive per le attività commerciali e ricettive, oltre che per quelle collegate alla filiera ittica. La presenza di Faro e Ganzirri nel Registro avrebbe inoltre un indubbio rilievo anche sotto il profilo didattico e divulgativo, per diffondere la cultura marinara e tutelare il patrimonio ittico e l’habitat marino».
«Siamo molto soddisfatti – concludono – per l’approvazione della mozione da parte di tutta l’Aula, che può rappresentare un punto di partenza per un’adeguata valorizzazione di un territorio unico al mondo, le cui potenzialità sono state sfruttate solo in parte».
Adesso, come si anticipava, il prossimo passo spetta alla Giunta De Luca che dovrà presentare ufficialmente la richiesta per l’inserimento di Torre Faro e Ganzirri nel “Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari”.
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