Vigilia di Natale in zona rossa per gli abitanti di Vulcano, nelle Isole Eolie, alle prese con le emissioni di gas tossici che ormai da un mese fuoriescono dal cratere e che hanno fatto scattare l’emergenza.
Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha prorogato l’ordinanza in vigore da novembre scorso con la quale è stato vietato il pernottamento dalle 23:00 alle 06:00 nelle abitazioni ricadenti nella zona rossa. Ordinanza che sarebbe dovuta scadere il 22 dicembre scorso. I tecnici di INGV, Ispra e Arpa devono completare ancora delle verifiche a campione in una decina di case, con l’ausilio di nuove strumentazioni che nel frattempo sono state inviate sull’Isola.
Zona rossa a Vulcano, per l’INGV l’emergenza non è ancora finita
Una volta terminate le ultime verifiche, il Sindaco potrà decidere se mantenere l’interdizione oppure se permettere il rientro dei residenti, ma dall’Ingv Catania avvertono: «Si può ancora registrare un ulteriore aumento del degassamento fumarolico e diffuso e anche incrementi della temperatura dei gas e dei loro flussi, con variazioni della falda termale; incremento della sismicità legata alla attività idrotermale e comparsa di sismicità vulcano-tettonica; incremento delle deformazioni. Possono altresì avvenire in maniera improvvisa fenomeni esplosivi impulsivi quali esplosioni freatiche».
«Si rimarca in particolare – si legge in uno degli ultimi bollettini dei vulcanologi – il perdurare della pericolosità legata alla diffusione di Co2 dai suoli ed al conseguente accumulo in prossimità delle zone di emissione a mare, in zone sottovento, topograficamente ribassate, e soprattutto in luoghi chiusi. Il raggiungimento di tali livelli appare dipendente dall’intensità delle esalazioni dal suolo e dalle condizioni meteorologiche, entrambe fortemente variabili nello spazio e nel tempo, rendendo così estremamente difficile la prevedibilità di condizioni localmente pericolose».
«I gas vulcanici – scrivono – continuano quindi a rappresentare un pericolo per la popolazione residente nell’abitato di Vulcano Porto».
Sull’emergenza, che dal novembre scorso ha coinvolto un centinaio di famiglie, è intervenuto anche l’ex sindaco di Lipari, Mariano Bruno, alla guida del capoluogo dell’arcipelago eoliano dal 2001 al 2012.
«Ci saremmo attesi – ha dichiarato Bruno ai microfoni di Normanno.com – che la Protezione civile e la comunità scientifica a vari livelli avesse incontrato la popolazione riunendola per una sessione di informazione e condivisione come è successo a Stromboli. Io non posso che comprendere quindi le motivazione del Sindaco Giorgianni ma i veri addetti ai lavori dovrebbero condividere con la popolazione».
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