Dichiarati inammissibili gli emendamenti sull’eliminazione della baracche di Messina presentati alla Legge di Bilancio da diversi gruppi politici, il sindaco Cateno De Luca ha deciso di scrivere direttamente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiedendo un suo intervento.
Nelle scorse settimane i deputati messinesi Matilde Siracusano (Forza Italia), Pietro Navarra (Partito Democratico) e Francesco D’Uva (Movimento 5 Stelle) hanno presentato alla Camera degli emendamenti per inserire nella Legge di Bilancio misure per l’eliminazione delle baraccopoli di Messina. Qualche giorno fa, però, questi sono stati dichiarati inammissibili perché conterrebbero norme di “carattere localistico o micro-settoriale”. A intervenire sul tema, a questo punto, è il Sindaco della Città dello Stretto con una lettera indirizzata direttamente al Premier Conte.
«Caro Conte ti aspetto nelle baracche di Messina – scrive su Facebook il Primo Cittadino. Nel frattempo però, dopo le bocciature degli emendamenti dei parlamentari, destina 250 milioni di euro per il risanamento sociale ed ambientale della città di Messina con norme speciali di semplificazione amministrativa. Solo tu puoi cancellare questa secolare vergogna – prosegue – delle baracche messinesi proponendo nella Legge di Stabilità che state esaminando gli opportuni emendamenti.
Spero che i deputati ed i senatori di tutto l’arco costituzionale riescano a farmi fissare dal presidente Conte un urgente appuntamento».
Nella lettera, Cateno De Luca illustra al Presidente del Consiglio le condizioni delle numerose famiglie che vivono oggi nelle baracche di Messina – aggravata oggi dall’emergenza sanitaria coronavirus – e chiede di conoscere le intenzioni, al riguardo, del ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. Gli chiede inoltre «se non ritenga necessario intervenire personalmente chiedendo al rappresentante del Governo in Commissione Bilancio di presentare un emendamento utile a risolvere finalmente questo enorme e drammatico problema».
Di seguito, la lettera integrale inoltrata dal sindaco di Messina Cateno De Luca al presidente del Consiglio Giuseppe Conte:
(300)