antonio frazzica e roberta palastro ex studenti dell'università di messina nel team di maserati

Da Messina alla Maserati: Roberta Palastro e Antonio Frazzica nel team della nuova supercar italiana

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Si chiamano Roberta Palastro e Antonio Frazzica, i due giovani ingegneri ed ex studenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, che hanno fatto parte del team di progettazione della nuovissima Maserati Corse 2020. Definita la nuova supercar italiana, la vettura sportiva è stata presentata a Modena, nei giorni scorsi, dopo uno sviluppo di ben 24 mesi presso il Maserati Innovation Lab.

Roberta Palastro e Antonio Frazzica hanno fatto parte di una squadra che ha visto coinvolti alcuni fra i migliori tecnici specializzati, designer e ingegneri. Punto di forza del progetto è il sistema Virtual Vehicle Dynamics Development, che include l’utilizzo di un simulatore dinamico tra i più avanzati al mondo.

L’Università di Messina corre su una Maserati

«MC20 – ha commentato Roberta Palastro – rappresenta un nuovo modello concepito da Maserati come punta di diamante della gamma. Nel progetto di MC20, nello specifico, mi sono occupata dello sviluppo di cerchi e pneumatici, dal concept alla messa in pista. All’Università di Messina, in particolare al Dipartimento di Ingegneria, devo la maggior parte delle soddisfazioni raggiunte al termine degli studi. Ho iniziato il percorso nel lontano 2013 con il Corso triennale in Ingegneria Industriale e, trovando professionale e stimolante l’ambiente circostante, ho deciso di proseguire con gli studi magistrali di Ingegneria Meccanica. In questa esperienza intensa, come anche in qualsiasi contesto lavorativo mi sia ritrovata negli ultimi anni, ho fatto affidamento sul mio background culturale, completo e innovativo, appreso a Messina».

«Nel progetto Maserati Corse 2020 – ha aggiunto Antonio Frazzica – ho fatto parte del team Driving simulator ed ho collaborato alla progettazione dello chassis (sospensioni, gomme, sterzo, supporto motore ecc), in ottica performace veicolo. Si tratta della prima vettura, in Maserati, sviluppata con l’ ausilio del simulatore di guida. UniMe mi ha trasmesso il metodo di approccio e risoluzione problemi; le competenze tecniche non saranno mai sufficienti per la ricerca della perfezione, ma sarò sempre molto contento del mio cammino universitario e vorrei dire agli studenti e futuri colleghi di impegnarsi ed essere perseveranti per raggiungere i propri sogni».

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