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Crisi idrica; Codacons presenta esposto in Procura

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In mattinata gli avvocati del Codacons Antonio Cardile vice presidente regionale e Carmelo Sardella, dirigente dell’Ufficio legale regionale, si sono presentati alla Procura della Repubblica di Catania per depositare un esposto-denuncia per accertare le responsabilità della Regione Siciliana sul dissesto idro-geologico e in materia ambientale nonché le responsabilità dell’Azienda che gestisce la rete idrica, relative all’eventuale carenza di manutenzione e/o di controlli delle condutture ed impianti di approvvigionamento idrico ricadenti nel territorio di Calatabiano-Fiumefreddo, ma non solo.

I reati ipotizzati – secondo il coordinamento a tutela di ambiente e consumatori – sarebbero l’interruzione di pubblico servizio, rifiuto di atti d’ufficio e abuso d’ufficio.

E’ necessario – precisa la nota – verificare se per la condotta idrica di Calatabiano (che ha subito le ripetute rotture e guasti che hanno messo in ginocchio Messina) ed anche per l’intera rete idrica siciliana sono stati effettuati adeguati interventi di manutenzione e se è stato fatto un adeguato controllo delle condotte per scongiurare rischi per i cittadini. Inoltre, secondo il geologo del Comune di Calatabiano, la frana che ha recentemente interessato il Comune di Calatabiano sarebbe stata provocata dalla rottura del tubo, avvenuta la mattina del 24 ottobre 2015, poco dopo le 10.

“Occorre verificare se le cause delle ripetute rotture delle condotta idrica – affermano Cardile e Sardella,- dipendano da manovre errate, dall’utilizzo di materiali scadenti o da errori umani nella collocazione o dall’assenza di manutenzione di tubazioni ed impianti. Occorre accertare, inoltre, se l’omessa manutenzione della condotta idrica o l’eventuale utilizzo di materiali scadenti abbia procurato ad alcuno un ingiusto vantaggio patrimoniale”.

Interviene sulla problematica dell’emergenza idrica siciliana e del dissesto ambientale da più parti denunciato anche Francesco Tanasi segretario nazionale del Codacons che attende che la Magistratura fornisca le risposte alle domande che molti cittadini si pongono. Ad esempio – si chiede Tanasi – perché Messina sta affrontando la peggiore crisi idrica del secolo? E’ stata la frana a Calatabiano aprovocare la rottura della condotta o viceversa? Quale è lo stato della rete idrica e degli acquedotti della Regione siciliana?”

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