Lo ha stabilito il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: buona parte della provincia di Palermo torna arancione, mentre la città capoluogo resta zona rossa. La decisione è stata presa sulla base dell’andamento dell’epidemia covid, così come fotografata dall’ASP locale.
Lo scorso 6 aprile il presidente della Regione Siciliana e assessore alla Salute ad interim, Nello Musumeci, aveva dichiarato la città di Palermo zona rossa. Successivamente, le restrizioni erano state estese a tutta l’area metropolitana. Oggi, a seguito di un parziale miglioramento nell’andamento dell’epidemia coronavirus, è stato stabilito che buona parte della provincia palermitana torna in zona arancione (come il resto della Sicilia).
La zona rossa è stata prorogata fino al 28 aprile, però, per Palermo e per diversi comuni dell’area metropolitana, vale a dire: Bagheria, Casteldaccia, Partinico, Giardinello, Borgetto, San Cipirello, Misilmeri, Baucina, Villafrati, Mezzojuso, Carini, Torretta, Cinisi, Termini Imerese, Lascari, Alimena, Giuliana, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi, Villabate, Monreale e Belmonte Mezzagno.
Ulteriore proroga di zona rossa, sempre fino al 28 aprile, sarà disposta per i Comuni di Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta e Lampedusa e Linosa nell’Agrigentino. Inoltre, a seguito delle relazioni delle competenti Aziende sanitarie e sentiti i sindaci interessati, saranno istituite nuove zone rosse per i Comuni di Cattolica Eraclea in provincia di Agrigento, Gela nel Nisseno e Randazzo in provincia di Catania, a partire dal 24 aprile fino al 5 maggio compreso.
Qui è disponibile la mappa delle zone rosse in Sicilia realizzata dalla Protezione Civile.
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