Mentre prosegue la campagna vaccinale della Regione, in Sicilia si segnala un calo, per la quinta settimana consecutiva, dei ricoveri covid. Scende anche l’incidenza tra il 7 e il 13 febbraio, pari a 43.072 (-13.09% rispetto alla settimana precedente), con un valore cumulativo di 891.08/100.000 abitanti. Vediamo i dati settimanali del Dasoe (Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico) della Regione Siciliana su vaccini e contagi.
In tutta la Regione la settimana tra il 7 e il 13 febbraio ha fatto registrare un calo dell’incidenza di casi covid del 13,09% rispetto alla settimana precedente. Il tasso di nuovi casi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Siracusa (1.306/100.000 abitanti), Messina (1.115/100.000), Ragusa (1.065 /100.000) e Caltanissetta (976/100.000). Più a rischio i bambini tra i 6 e i 10 anni (2043/100.000 abitanti) e tra i 3 ed i 5 anni (2008/100.000). Diminuiscono, si anticipava, anche le ospedalizzazioni. Nei nosocomi delle diverse province siciliane si segnala che tre quarti dei pazienti ricoverati sono non vaccinati o vaccinati con ciclo incompleto.
«L’epidemia – concludono dalla Regione –, pur mostrando segnali di arresto, è ancora in una fase delicata con un significativo impatto sui servizi territoriali e assistenziali ma con un netto trend in calo di nuove ospedalizzazioni».
I dati sui vaccini anti-covid in Sicilia
Passando ora ad esaminare l’andamento della campagna vaccinale in Sicilia, vediamo come nella settimana dal 9 al 15 febbraio la percentuale della popolazione over 12 con almeno una dose è l’89,34%, mentre ad aver completato il ciclo primario (due dosi o una di Johnson&Johnson) è l’86,79%. Per quel che riguarda invece la fascia d’età 5-11 anni, il 27,62% ha ricevuto un dose del vaccino anti-covid ed il 17,76% (pari a 55.908 bambini) ha completato il ciclo primario.
Nel totale, i vaccinati con terza dose in Sicilia sono 2.436.012, cioè il 73,04% degli aventi diritto, mentre sono 899.304 i cittadini che possono sottoporsi alla somministrazione del booster, ma non lo hanno ancora fatto. Calano, infine, del 37,35% le prime dosi rispetto alla settimana compresa tra il 2 e l’8 febbraio.
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