Il Premier Giuseppe Conte torna a parlare in conferenza stampa agli italiani ed illustra i dettagli del nuovo dpcm contro il coronavirus. Occhi puntati sulla divisione del Paese in regioni rosse, regioni arancioni e regioni gialle.
«Il virus da noi sta circolando, sta correndo forte, anche violento – afferma Conte. Dal 19 al 25 ottobre, il numero dei nuovi casi è raddoppiato rispetto alla settimana precedente. Dobbiamo necessariamente intervenire per rallentare la circolazione del virus. I numeri complessivi sono in aumento».
Il nuovo dpcm prevede misure differenziate nelle varie regioni del Paese e il Presidente del Consiglio dei Ministri spiega il perchè. «Misure uniche su tutto il territorio produrrebbero un duplice effetto negativo: misure non efficaci nelle regioni a maggior rischio e finiremmo per imporre misure irragionevolmente restrittive in aree del paese in cui il rischio è minore».
«L’Italia viene divisa in 3 aree: area gialla, area arancione ed area rossa, ciascuna con proprie misure restrittive – prosegue Giuseppe Conte. Le misure entreranno in vigore venerdì, per consentire a tutti di organizzare le proprie attività. Con future ordinanze verranno forniti aggiornamenti sulle condizioni delle varie regioni, in base all’esito del monitoraggio periodico».
Non ci sono regioni verdi: la pandemia corre ovunque.
«Comprendiamo il disagio – conclude il Premier – ma dobbiamo tenere duro. Ci aspettano mesi duri e difficili ma con l’impegno di tutti possiamo raffreddare la curva epidemiologica».
Regioni Gialle
Le regioni Gialle sono:
- Abruzzo,
- Basilicata,
- Campania,
- Emilia Romagna,
- Friuli Venezia Giulia,
- Lazio,
- Liguria,
- Marche,
- Molise,
- Sardegna
- Toscana
- Umbria
- Veneto
- Trento e Bolzano.
Regioni Arancioni
Le regioni Arancioni sono:
- Puglia,
- Sicilia
Regioni Rosse
Le regioni rosse sono:
- Calabria,
- Lombardia,
- Piemonte,
- Valle d’Aosta.
Cosa succederà, quindi, in Italia da venerdì? Di seguito tutte le restrizioni differenziate per regioni gialle, arancioni e rosse.
Zona gialla (misure valide su tutto il territorio nazionale)
- Coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00;
- Musei e mostre chiusi;
- Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori;
- Capienza al 50% per i mezzi pubblici (bus, tram, metro, treni regionali);
- Centri commerciali chiusi nel weekend (sabato e domenica) e nei giorni festivi;
- Sospesi i concorsi pubblici, compreso quello della scuola.
Zona arancione (scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto)
Oltre alle regole valide nella zona verde, si aggiungono altre restrizioni:
- Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie chiusi sette giorni su sette. Restano consentiti asporto e domicilio;
- Divieto di spostamento in un comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, studio o salute.
Zona rossa (scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto)
Oltre alle regole valide nella zona verde, si aggiungono altre restrizioni:
- È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita;
- Didattica a distanza per II e III media e per le scuole superiori;
- Chiusi tutti i negozi, a esclusioni di quelli che vendono prodotti essenziali (come farmacie e alimentari);
- Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze;
- Si può fare attività motoria vicino casa in maniera individuale;
- I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità smart working.
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