Il Presidente della Regione Nello Musumeci ha disposto, tramite ordinanza del 19 marzo 2020, nuove e più stringenti misure di contrasto del coronavirus valide per tutti i Comuni della Sicilia. Il documento prevede nuove limitazioni alle uscite dei cittadini, lo stop all’attività sportiva fuori casa, e alcuni obblighi per i comuni. Vediamo, punto per punto, cosa si può e cosa non si può fare.
Per quel che riguarda Messina, alcune delle misure contenute nel provvedimento firmato dal Presidente della Regione Siciliana erano già state disposte tramite ordinanza sindacale. In un caso, però, le disposizioni del sindaco Cateno De Luca appaiono in contrasto con quanto previsto dal testo redatto da Nello Musumeci. Si sta parlando, nello specifico, degli orari di apertura dei negozi che vendono generi alimentari. Dalle Regione, infatti, è data la possibilità ai primi cittadini dell’Isola di stabilire riduzioni negli orari di apertura delle attività commerciali, eccezion fatta – e qui subentra il problema – per chi vende generi alimentari e per le farmacie. L’ordinanza De Luca, si ricorderà, prevede la chiusura di esercizi come i supermercati alle 18.00, ma questo va in contrasto con quanto previsto dalla Regione.
Vediamo come, e vediamo, punto per punto, cosa dice l’ordinanza Musumeci.
Cosa dice l’ordinanza Musumeci per il contrasto al coronavirus
Sport, spesa e cura degli animali domestici
- Si può continuare ad andare a fare la spesa e ad acquistare beni essenziali. L’uscita è limitata a una volta al giorno e ad uno solo dei componenti del nucleo familiare. Questi limiti non valgono, però, per l’acquisto di farmaci;
- È vietato fare attività fisica e sportiva all’aperto, anche se si è da soli;
- Si può portare fuori il cane, per le sue esigenze fisiologiche, ma rimanendo in prossimità della propria abitazione.
Misure igienico-sanitarie in ambito comunale
- I Comuni hanno l’obbligo, qualora non sia già stato disposto, di provvedere alla sanificazione delle strade dei centri abitati, degli edifici adibiti a uffici pubblici e degli edifici scolastici. La Regione Siciliana darà un contributo finanziario per assolvere alle spese di tale servizio;
- È vietato accedere alle aree a verde pubblico e dei parchi-gioco.
Attività commerciali e trasporti pubblici
- È inibito l’ingresso nel territorio comunale ai venditori ambulanti al dettaglio provenienti da altri Comuni;
- Le attività commerciali aperte (su indicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo) dovranno chiudere comunque la domenica. Fanno eccezione le farmacie di turno e le edicole;
- I Sindaci possono ridurre l’orario di apertura al pubblico dei negozi e delle attività commerciali tramite propria ordinanza, ad eccezione di quelli autorizzati alla vendita di prodotti alimentari e delle farmacie;
- Nei tabacchi è vietato l’uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco (come le slot machine);
- I mezzi pubblici, bus e tram, restano fruibili ma con delle limitazioni. È infatti consentito l’accesso ai passeggeri nella misura massima del 40% dei posti omologati e, comunque, garantendo il rispetto della distanza minima di un metro tra gli stessi. Lo spazio riservato ai conducenti dei mezzi deve essere opportunamente delimitato.
Linea telefonica dedicata
- La Presidenza della Regione istituisce una linea telefonica cui i Sindaci dei Comuni siciliani potranno rivolgersi per comunicazioni relative alla gestione dell’epidemia da coronavirus (è stata istituita linea telefonica dedicata presso il COC giorno 9 marzo 2020, numero verde giorno 11 marzo 2020, numero per i cittadini sordi 11 marzo 2020).
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