Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm del 14 gennaio 2021, contenente le misure di contrasto al coronavirus in vigore in Italia dal 16 gennaio al 5 marzo. Confermati il coprifuoco, il divieto di spostamento anche tra regioni gialle e la didattica a distanza per la scuola al 50%. Nasce, però, una “zona bianca” in cui le misure restrittive sono al minimo.
Resta ancora da definire il quadro dei colori, oggetto della Cabina di Regia che si svolgerà nella giornata di oggi, venerdì 15 gennaio. L’ipotesi più accreditata è quella che vede quasi tutte le regioni in zona arancione, alcune in zona gialla e Sicilia e Lombardia in zona rossa. Per la Regione Siciliana è stato lo stesso presidente Nello Musumeci a richiedere le misure più restrittive in ragione dell’aumento dei contagi da covid-19.
Da quando parte il nuovo Dpcm del 14 gennaio 2021
Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm del 14 gennaio 2021 contenente le misure in vigore in Italia dal 16 gennaio al 5 marzo 2021. La Penisola sarà ancora divisa per zone: bianca, gialla, arancione e rossa.
Le misure per la zona bianca
La zona bianca è istituita non dal Dpcm ma dal Decreto Legge firmato nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2021. Rientrano in zona bianca le regioni con livello di rischio basso in cui si manifesti un’incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Le regole in questo caso sono poche, equivalenti per lo più a quelle in vigore quest’estate.
Le misure per la zona gialla
Per le regioni in zona gialla le regole sono le seguenti:
- coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00;
- divieto di spostamento in altra regione, anche appartenente alla stessa fascia di rischio (fino al 15 febbraio);
- i musei sono aperti (dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi);
- chiusi i parchi di divertimento e i parchi acquatici;
- sono consentite l’attività motoria e l’attività sportiva all’aperto in forma individuale;
- è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative;
- chiuse palestre, piscine, impianti sciistici, centri termali, centri benessere, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi;
- chiuse sale giochi, sale bingo, sale scommesse;
- chiusi teatri e cinema;
- chiuse le discoteche;
- aperti i negozi;
- bar, ristoranti e locali analoghi sono aperti con consumo al tavolo fino alle 18.00. Dopo quell’ora è consentita la ristorazione per asporto fino alle 22.00. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 (bar ed esercizi simili senza cucina) l’asporto dopo le 18.00 è vietato;
- consentite le attività dei servizi alla persona;
- smart working raccomandato per le attività professionali, ove possibile.
Le misure per la zona arancione
Alle misure della zona gialla, nella zona arancione si aggiungono le seguenti regole:
- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori;
- è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione;
- bar, ristoranti e locali possono restare aperti solo per asporto (fino alle 18.00 per i bar e gli esercizi senza cucina e fino alle 22.00 per i ristoranti) e per la consegna a domicilio;
- musei e mostre sono chiusi.
Le misure per la zona rossa
Nelle zone rosse, oltre alle misure già previste per le precedenti fasce di rischio sono disposte le seguenti regole:
- è vietato ogni spostamento anche all’interno del territorio comunale, se non per comprovati motivi di lavoro, salute o urgenza.
- i negozi sono chiusi (ad eccezione di quelli considerati essenziali ed elencati nell‘allegato 23);
- è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, così come si può fare sport all’aperto in maniera individuale;
- per la scuola, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza dalla seconda media in poi;
- chiuse le attività dei servizi alla persona, ad eccezione di quelle contenute nell’allegato 24 (tra cui parrucchieri e barbieri).
Decreto Legge del 14 gennaio 2021
È inoltre stato approvato il Decreto Legge n.2 del 14 gennaio 2021, che prevede alcune eccezioni e alcune precisazioni in merito al Dpcm odierno.
In particolare:
- in ambito regionale è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una sola volta al giorno tra le 5.00 e le 22.00, nei limiti di due persone di due persone per volta, in aggiunta ad eventuali minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Nelle regioni in zona arancione e rossa il limite è quello comunale;
- divieto di spostamento tra le regioni (salvo le eccezioni ormai note);
- proroga dello Stato di Emergenza fino al 30 aprile 2021;
- introduzione della zona bianca.
La Sicilia e Messina in che zona sono?
La situazione, per quel che riguarda la città dello Stretto, è particolare. Messina si trova attualmente e fino al 31 gennaio in zona rossa secondo l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci. Sulla base del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e della richiesta formulata dal Governatore Musumeci, anche il resto della Sicilia potrebbe diventare rossa. La certezza si avrà una volta che il Ministro della Salute Roberto Speranza avrà firmato l’ordinanza.
Il testo completo del DPCM è disponibile a questo link.
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