Signorino nuovo Piano riequilibrio

Comune: ecco il nuovo Piano di riequilibrio. Trentuno mln di euro in più tra Entrate e Uscite. La sorpresa Atm

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Signorino nuovo Piano riequilibrioL’amministrazione comunale fornisce alla commissione Bilancio il nuovo Piano di riequilibrio decennale 2013-2022 dopo quello bocciato a gennaio e dopo il documento Croce all’attenzione della Corte dei Conti per il no ufficiale e l'”aggiramento” del decreto SalvaRoma.

L’assessore al Bilancio Guido Signorino ha snocciolato i dati dell’atto, che potrebbe essere aggiornato dalla giunta tra domani e giovedì, ma l’impalcatura – come detto anche dal direttore generale Le Donne – è di fatto definita.

La prima novità è che nel Piano 2013-2022 le risorse attivate pari a 463 milioni di euro superano di 31 milioni le Uscite (con debiti latenti compresi) che ammontano a 432.

Signorino è partito proprio dai debiti elencando alla commissione presieduta da Francesco Mondello come si è arrivati a queste cifre: i debiti esecutivi definitivi sono pari a 46 mln; i debiti potenziali esecutivi ma non definiti 44,20; il debito della Messinambiente 34 mln, dell’Ato3 14 mln; nei confronti della Regione 11,80; il debito potenziale non esecutivo a rischiosità media e dunque coperto al 50% 139,14 mln; quello a rischiosità bassa e coperta solo al 25% 37,50; i minori trasferimenti statali e regionali nei prossimi 10 anni sono pari a 69,30 mln; il fondo di Riserva 4,28.

Capitolo Entrate: proiezione decennale risorse allocate anno 2014 78 mln; da bilancio in pareggio 15,40; Lotta evasione tributaria 40 mln; oneri concessori recupero pregresso 3,30; oneri concessori revisione gettito futuro 2,10; Atm 55,40 mln; Amam 43,60; risparmio energetico 43,60; contributo Regione 30; Personale 69 mln; recupero sanzione 2011 7,50; Risparmio fitti passivi non residenziali 9,60; Dismissioni Patrimonio non residenziale 8 mln; Riforma zone Catasto 20 mln; Risparmio Interessi mutui 12 mln; Incremento Entrate Servizi a domanda individuale 1,24; Giudizi Attivi conteggiati per metà al 50% e per l’altra metà per il 25% pari in totale a 95,94 mln portano a Entrate nei prossimi 10 anni di 37,59 mln.

Signorino ha inserito ma non tra le Risorse Attivate anche quelle Attivabili: 4,50 mln da Risparmio fitti passivi da investimento, 5 mln da dismissioni Patrimonio residenziale con vendita di 500 appartamenti a 10mila euro l’uno, concessione Reti Italgas 21 mln ma queste tre voci non sono state inserite tra le cifre definitive.

Infine 17 mln sono risorse di riserva da dismissioni: 17 mln.

Tra le sorprese figurano gli utili previsti nei prossimi dieci anni all’Atm, frutto del contratto di servizio che sta per essere ufficializzato, considerati gli introiti del chilometraggio e l’utilizzo di nuovi autobus (“Se abbiamo debiti multimilionari dell’Atm – ha detto Signorino – è perché il Comune ha trasferito risorse inferiori rispetto ai costi strutturali di gestione”).

Ribadita la bocciatura della clausola del canone di concessione delle reti idriche pari a 15 mln l’anno; stigmatizzato da Signorino l’uso dello straordinario all’Amam “Che in alcuni casi – ha detto l’assessore – ha superato anche livelli superiori fissati dalla legge”.

Tra pensionamento e nuove assunzioni le Entrate da risparmi sul personale sono pari a 69 mln.

Altro punto fisso la riforma del Catasto visto che a Messina le zone  censite sono solo 2 e non 29 e dunque zone con appartamenti in aree di pregio valgono quanto quelle dei villaggi.

Al momento sono indicate come risorse attivabili (in quanto “Le norme siciliane sul canone di concessione delle reti del Gas sono equivoche” come segnalato da Signorino) le somme (3 mln per 7 anni dal 2016) possibili dal canone per gli usi del concessionario. @Acaffo

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