Si respira aria di scissione nella casa messinese del Movimento 5 stelle: dopo l’apertura della consigliera Serena Giannetto al Cambio di Passo proposto da Cateno De Luca, parte del gruppo ribadisce il proprio “NO” e sottolinea: «Chi non condivide la linea del M5S è libero di fare le sue scelte, assumendosi le proprie responsabilità». Intanto, però, nella dura nota di replica alle azioni della collega mancano all’appello le firme di due pentastellati: Giuseppe Schepis e Francesco Cipolla.
Ma facciamo un passo indietro. Domenica 5 gennaio Cateno De Luca ha inviato a tutti i consiglieri comunali un documento che sintetizza i termini del Cambio di Passo, un patto tra le due parti, Giunta e Consiglio, che comprende una serie di delibere da votare nel 2020. Alla votazione della delibera ad esso corrispondente sono legate le eventuali dimissioni del Sindaco. Il Movimento 5 Stelle ha subito espresso, senza mezzi termini, la sua opinione in merito, definendo la mossa di De Luca «una buffonata».
Poche ore dopo, però, la consigliera Serena Giannetto si è apparentemente distaccata dalla linea del partito e ha mandato le proprie proposte al primo cittadino, contenute nel documento “La follia visionaria e il coraggio del cambiamento”. Inutile dire che all’interno del Movimento 5 Stelle gli animi si sono subito surriscaldati.
Ma se appare netta la presa di posizione della parte del M5S che ha firmato la nota inviata in mattinata – ovvero Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Pippo Fusco e Paolo Mangano – lo stesso non si può dire dei colleghi Giuseppe Schepis e Francesco Cipolla, il cui silenzio potrebbe rappresentare qualcosa di più. Che anche loro abbiano deciso, come Serena Giannetto, di accogliere il Cambio di Passo proposto dal Sindaco? Siamo alle porte di una scissione all’interno del M5S? Ancora è presto per dirlo, ma qualcosa sembra non quadrare. Va sottolineato, in ogni caso, che se Schepis e Cipolla decidessero di seguire la collega, i pronostici fatti finora verrebbero smentiti e De Luca avrebbe dalla sua parte la maggioranza dell’Aula.
Intanto, Argento e gli altri tre co-firmatari della nota non le mandano a dire al Sindaco o alla collega: «I principi politici, la coerenza e i valori umani non possono essere barattati per nessuna ragione al mondo – hanno esordito. Chi non condivide la linea del M5s è libero di fare le sue scelte, assumendosi le proprie responsabilità di fronte ai propri elettori, ai cittadini e alla propria coscienza».
«Pur biasimando il suo tentativo di delegittimare il Consiglio Comunale, che evidentemente è considerato solo un ostacolo per le sue “mire di conquista”, – hanno commentato – siamo convinti che il “cambio di passo” preteso dal Sindaco possa rappresentare per paradosso un punto di svolta, mostrando definitivamente ai cittadini il vero volto di molti dei loro rappresentanti in Consiglio, chiamati a gettare definitivamente la maschera».
«Certi che ci sia un confine molto sottile fra la “follia visionaria” e il delirio – hanno proseguito –, noi continueremo a fare sempre il nostro dovere e a condurre quella che consideriamo una vera e propria “battaglia di civiltà”, come abbiamo fatto dal giorno del nostro insediamento, senza cedere a ricatti, minacce, intimidazioni e subdoli trabocchetti, come nel caso del voto sul contratto di servizio di Atm, che qualcuno ha persino rivendicato facendo leva sui lavoratori per poi scoprire di essere stato nuovamente raggirato e preso per i fondelli».
«Chi non ci sta – hanno concluso –, ha altri interessi o è stato “incantato dai serpenti” sa dove si trova la porta: il tempo è galantuomo e ognuno sarà chiamato a rispondere delle sue scelte, in linea con il proprio “spessore” politico, tecnico e umano».
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