Castel Gonzaga
«Il fronte meridionale dell’abitato peloritano – spiega Franz Riccobono – era difeso dall’imponente mole del Castello Gonzaga, anche questo costruito nel piano di revisione del sistema difensivo voluto da Carlo V per Messina, e nella fattispecie dal suo viceré Ferrante Gonzaga. Posto all’apice della collina di Montepiselli, il Castello si articolava in un impianto poligonale con alti bastioni scarpati che guardavano verso sud alla Valle di Camaro e a nord-est alla città. Parte della fortezza pare fosse difesa da un fossato popolato da coccodrilli, almeno secondo un’improbabile tradizione popolare».
«La struttura, dismessa negli anni ’70 dal demanio militare, è stata successivamente restaurata, salvo poi, rimanendo in abbandono, vandalizzata – prosegue. Esiste, peraltro, un progetto di musealizzazione donato al Comune di Messina dall’Istituto Italiano dei Castelli. In atto è visitabile solo nella parte esterna. Dal punto di vista paesaggistico e monumentale è certamente tra i monumenti più apprezzabili della città, conservando anche il fascino degli antichi camminamenti anti-mina ancor oggi percorribili. Dagli spalti lo sguardo spazia tutto intorno dai Peloritani, alla città, il Porto e lo Stretto di Messina».
(Foto dell’archivio di Franz Riccobono e Giangabriele Fiorentino)
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