giuseppe laccoto e paolo la paglia

Botta e risposta tra La Paglia e Laccoto. L’Onorevole: «Vediamo di risolvere i problemi»

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Continua il botta e risposta tra il direttore generale dell’ASP, Paolo La Paglia, e il deputato regionale Giuseppe Laccoto. A causare lo scontro, le recenti dichiarazioni dell’Onorevole sulla presunta carenza di tamponi pre-ricovero negli ospedali dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina.

Ieri, il parlamentare ARS Giuseppe Laccoto ha presentato un’interrogazione rivolta all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ed al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella quale si legge che: «Risulta allo scrivente che gli ospedali dell’Asp di Messina sono in atto sprovvisti di tamponi rinofaringei e le stesse strutture ospedaliere si rivolgono a laboratori privati».

È seguita, nel pomeriggio, la replica del direttore generale dell’ASP, Paolo La Paglia, che ha riportato quanto riferitogli dal capo dipartimento Cure Ospedaliere Dott. Paolo Cardia: «L’attività di ricovero, nelle more dell’acquisizione dei reattivi dei tamponi molecolari rapidi, in atto non disponibili, è regolarmente garantita effettuando ai pazienti un tampone antigenico rapido».

Di seguito, la controreplica di Giuseppe Laccoto:

«Neanche io ho il piacere di conoscere il dottor La Paglia, ma vorrei chiedergli se sono più gravi le mie dichiarazioni o i disagi subiti quotidianamente dai pazienti» esordisce Laccoto.

«Era stato lo stesso dott. La Paglia – prosegue –, solo sette mesi fa, il 13 luglio del 2020, ad annunciare trionfalmente l’acquisto di otto apparecchiature diagnostiche, una per ognuno dei sette ospedali dell’Azienda Sanitaria e una per il laboratorio dell’ex ospedale Margherita di Messina, per stabilire in 20 minuti la positività di un paziente. Lui stesso aveva giustamente dichiarato che questi macchinari garantivano maggiore sicurezza agli operatori sanitari dipendenti dell’ASP e avrebbero consentito di ridurre i disagi ai cittadini nei tempi di attesa per i ricoveri».

«Oggi – aggiunge l’Onorevole –, sette mesi dopo, il dott. La Paglia ammette candidamente che i tamponi molecolari rapidi non sono in atto disponibili. Non mi interessa attribuire colpe, ma risolvere una palese inefficienza e un grave disagio per gli utenti: infatti, i pazienti vengono sottoposti a tampone rapido, i negativi spostati nell’area grigia e quindi sottoposti a tampone molecolare classico. E questo non è un disservizio? Non c’è disagio per i pazienti costretti ad attendere diverse ore il responso del test e poi essere ricoverati?»

«Il dott. La Paglia – incalza Laccoto – è a conoscenza del fatto che, a causa della mancanza di tamponi molecolari rapidi, i pazienti che devono essere trasferiti in un altro ospedale sono costretti ad attendere in ambulanza l’esito del molecolare classico? Il dott. La Paglia sa che, come è successo ad esempio a Patti, l’autista dell’Ospedale è stato spedito più volte durante la notte all’ospedale Piemonte per far processare i tamponi? L’aver dimenticato di disporre la fornitura di tamponi molecolari rapidi non è un segno evidente di inefficienza da parte di chi deve garantire un servizio sanitario di qualità anche e soprattutto in tempi di emergenza? Sono più gravi le mie parole o questi disservizi?».

«Lasciamo da parte le polemiche – conclude il deputato regionale Giuseppe Laccoto – e vediamo di risolvere i problemi: lo dobbiamo ai cittadini».

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