«Da cittadina attiva, da donna, da referente regionale di un partito che ha tra i suoi fondamenti la concretezza, la pacatezza, il rispetto dell’altro e il dialogo, esprimo a nome mio e dell’intero coordinamento regionale di Azione Sicilia assoluta solidarietà nei riguardi dell’avvocato Antonella Russo che, in queste ore, sta ricevendo insulti e offese personali a mezzo social», così Eleonora Urzì Mondo, responsabile regionale comunicazione del partito di Carlo Calenda.
«La consigliera comunale del Pd, ‘colpevole’ di aver chiesto ufficialmente chiarimenti circa la gestione della raccolta rifiuti dei positivi al Covid, è stata, come è noto, destinataria di un’accesa quanto discutibile requisitoria del primo cittadino di Messina, in diretta.
Al di là del fatto che Russo non ha fatto altro che il proprio dovere, indirizzando oltretutto l’interrogazione anche all’Asp, troviamo inaccettabile l’uso disgustoso che certi webeti (che di solito sono social supporters di questo o quel personaggio, partito o politico) fanno dei social network, ritenendo che da dietro un display siano autorizzati ad offendere, denigrare e affibbiare epiteti disdicevoli.
La storia recente ci insegna come i social siano spesso teatri di deprecabile aggressività; senza dimenticare le circostanze in cui la violenza ha successivamente sconfinato il muro della virtualità per assumere i contorni di una indecente, e talvolta drammatica, realtà.
Il sindaco comunica primariamente attraverso la sua fanpage? Sarebbe allora quantomeno auspicabile che dedicasse a questa vicenda un ulteriore post, al fine di prendere nettamente le distanze dalle abbiette uscite di certi suoi sostenitori.
Per non parlare di quel “cretina” che brutalizza un dialogo, quello tra membri delle istituzioni, che mai dovrebbe superare determinati limiti», conclude il membro del coordinamento regionale siciliano di Azione.
(1014)
Trovo inaccettabile gli insulti, gli attacchi personali e le minacce che il sindaco rivolge ad Antonella Russo e/o le modalità con cui utilizza i social. Dove manifesta una inutile volgarità. Che ha reso la città di Messina, in tutta Italia, conosciuta solo per questo: Me lo testimonia mia Figlia, studentessa alla cattolica di Milano, amici di Bologna – Firenze – Torino – Roma, et cetere et cetera. Ma anche il contatto quotidiano, con miei concittadini, ( ovviamente mezzo telefono e computer) con cui mi sento per ragioni di lavoro ( associazioni di volontariato – cooperative – imprenditori – artigiani – professionisti- funzionari pubblici – impiagati- operai – privati cittadini -…..).
Ricordo che stiamo parlando di chi si e messo in mutande per manifestare per i propri diritti, ma quando Noi richiediamo i Ns. diritti, nella libertà dei modi corretti ed educati, diventiamo oggetto di insulti, minacce e derisione.
D’altra parte Noi lo abbiamo eletto: ritenendo solo che potesse essere il male minore?!
Nella consapevolezza che il futuro lo dobbiamo determinare noi ed avendo scelto, a suo tempo di non lasciare la mia Messina, prometto ai miei figli che cercherò di impegnami, nel mio piccolo, meglio nelle scelte future.
Un abbraccio ad Antonella Russo e a chiunque (e da chi che sia) sia destinatario/a di insulti, aggressività ed offese personali da parte del Sindaco di Messina. Chiedo Scusa Io per Lui, da Messinese.
rag. Piero Cucinotta
Senza assolutamente giustificare i miei troppo pesanti in certi momenti del Sindaco di Messina, ma dopo un mese di cui si parla giornalmente di questo problema che vede coinvolto in una guerra Asp e Comune, cosa significa quell’interrogazione colpevolizzando il Comune di cui dovrebbe far parte ma che ha il solo scopo di far trovare spazio al proprio nome, magari un qualcosa che aiutasse la città e non se stessi come ormai accade da tutti i fronti sarebbe più utile e avrebbe una presa migliore sul cittadino non politicizzato.