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Asp Messina: la replica dopo la sentenza del Tribunale

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Dopo la condanna per condotta antisindacale del direttore generale Gaetano Sirna, emessa ieri dal Tribunale di Messinae scaturita dal ricorso presentato dalla Cgil, arriva la replica dell’Asp Messina tramite la nota stampa di seguito riportata.

Siamo abituati a rispettare le sentenze  ed è evidente che lo faremo anche in questa occasione. La mobilità d’urgenza è un istituto previsto dall’art. 2 del regolamento aziendale per la mobilità interna del personale del comparto; esso prescrive l’utilizzazione provvisoria dei dipendenti in servizio presso un presidio ed ufficio, diverso da quello di assegnazione, in caso di eventi contingenti ed imprevedibili.

In questo caso il provvedimento di mobilità d’urgenza è stato adottato per fronteggiare temporaneamente l’assenza di un dipendente per congedo parentale. Una assenza temporanea e non preventiva per la quale la mobilità d’ufficio non era attuabile in quanto il posto risultava solo  momentaneamente disponibile. L’idea di far ruotare tutti i dipendenti è nata dal presupposto di non voler danneggiare il singolo, ripartendo su tutti l’impegno lavorativo.

Per quanto attiene le competenze del laboratorio di sanità pubblica è essenziale precisare che esso svolge solo attività di controllo per le acque di balneazione e per quelle destinate al consumo umano. Tutte le attività descritte dalla CGIL non possono essere eseguite perché la struttura non è accreditata. Per ulteriori servizi l’Asp si affida ad altre realtà accreditate che operano al di fuori del territorio di propria competenza. Pertanto per le attività al momento prestate dal laboratorio il personale presente è molto più che sufficiente.

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