Sono quasi 2000 gli immobili confiscati alla criminalità organizzata in gestione in Sicilia. Altrettanti sono quelli in attesa di bando pubblico per l’assegnazione (l’ultimo a Messina è stato pubblicato la scorsa primavera) e altri ancora, probabilmente, devono essere ancora confiscati. Mancava, finora, una strategia regionale e un coordinamento tra amministrazioni e professionisti.
La Regione Siciliana ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro tecnico nell’ambito della strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia in Sicilia attraverso le politiche di coesione. Il tavolo tecnico si insedierà in seno all’Assessorato all’Economia presieduto dal vicepresidente della Regione Gaetano Armao.
«L’utilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – ha detto Armao durante la prima riunione del gruppo di lavoro – costituisce per la Sicilia un’occasione di crescita sociale ed economica straordinaria, sopratutto se si pensa che la gran parte delle aziende e dei beni sono allocati in Sicilia. Negli ultimi anni abbiamo avuto in Sicilia alcune buone pratiche, un esempio su tutte quella del Feudo Verbumcaudo, ad iniziativa dell’Assessorato dell’Economia, che rappresenta un’eccellenza nell’utilizzo dei beni confiscati. Il Gruppo di lavoro tecnico insediato oggi, supporterà i Dipartimenti a delineare tempestivamente la strategia regionale in materia che sarà successivamente alle valutazioni del Presidente della Regione e della Giunta».
Questa è la composizione del tavolo tecnico regionale:
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- il Segretario Generale della Regione;
- il Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Programmazione;
- il Dirigente Generale del Dipartimento regionale dell‘Agricoltura;
- il Dirigente Generale del Dipartimento regionale delle Attività Produttive;
- il Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali;
- il Dirigente Generale del Dipartimento regionale delle Finanze e del Credito;
- il Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Formazione Professionale, dottor Emiliano Abramo;
- il Presidente della Comunità di Sant’Egidio etnea;
- il professor Enzo Bivona, Università degli Studi di Palermo;
- la professoressa Esmeralda Bucalo, Università degli Studi di Palermo;
- il professore Salvatore Costantino, Università degli Studi di Palermo;
- il professore Ferdinando Croce, Università degli Studi di Messina;
- il professore Nicola Gullo, Università degli Studi di Palermo;
- il Presidente del Consorzio Madonita, il dottor Vincenzo Liarda;
- la professoressa Pina Palella, Docente scolastica ed Esperta in materia di legalità;
- l’avvocato Ezechia Paolo Reale, lstituto Superiore internazionale di Scienze Criminali;
- il professore Costantino Visconti, Università degli Studi di Palermo.
l componenti il gruppo di Iavoro svolgono l’incarico a titolo gratuito e lo stesso non darà luogo ad alcun riconoscimento giuridico ed economico. Le funzioni di segreteria a supporto dell’attività del Tavolo tecnico sono assicurate dall’Ufficio di diretta Collaborazione dell‘Assessore per I’Economia.
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