Cittadini di buona volontà, ma stanchi di scontrarsi con i muri di gomma, stanchi di rimanere inascoltati, ignorati. Cittadini che si sentono “numeri” di una città, Messina, che avrebbe anche voglia di risorgere, di migliorarsi, ma stenta.
Così capita che un cittadino dell’Annunziata, vedendo erbacce e sterpaglie, e facendo le debite considerazioni, avvisi chi di dovere, per evitare incendi, soprattutto in zone vicine al centro abitato, vicino alle case di persone anziane e sole, di persone vulnerabili.
Capita anche che, non ottenendo l’attenzione sperata, decida di scrivere ad un quotidiano sottolineando: “Chissà la pubblicazione di un articolo, corredato da fotografie, possa smuovere le coscienze di costoro per procedere alla scerbatura cosi da eliminare i pericoli”.
Affidarsi alla stampa per “smuovere le coscienze”, o anche solo per cercare di attivare la macchina della burocrazia.
E la redazione di Normanno pubblica volentieri la lettera di Angelo Giacoppo e le foto che ha scattato alla zona interessata:
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